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Amianto nel Parco del Gargano, Stea: “Bonificare subito l’area protetta”

È quanto annuncia l'assessore all'Ambiente della Regione Puglia dopo le indagini e gli arresti di sei persone accusate di aver illecitamente smaltito rifiuti nel sito protetto

Pubblicato:18-02-2020 17:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:01
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BARI – Un vertice con i rappresentanti delle istituzioni, enti locali, forze dell’ordine e tecnici, affinchè al fianco delle indagini della magistratura e dei carabinieri del Noe ci si possa attivare immediatamente per la bonifica e messa in sicurezza dell’area protetta del parco del Gargano usata, da un’organizzazione che non esito a definire ecomafiosa, come discarica di rifiuti anche classificati come pericolosi”. È quanto annuncia l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Gianni Stea, dopo le indagini e gli arresti compiuti dai carabinieri che hanno condotto in carcere sei persone accusate di aver illecitamente smaltito, riempiendo avvallamenti naturali del terreno, rifiuti all’interno dell’area protetta del parco nazionale del Gargano.

Si tratta – aggiunge Stea – di una bomba ecologica in una zona che ha ottenuto numerosissimi riconoscimenti internazionali. È compito fondamentale dell’assessorato che mi è stato affidato una continua attività a difesa di queste oasi naturalistiche che rappresentano patrimoni unici e dal valore straordinario per l’intera comunità pugliese, ma che purtroppo, sovente, entrano nel mirino degli ecocriminali”.


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