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VIDEO | A Firenze il Vasariano ok nel 2021, 500.000 visitatori all’anno

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Pubblicato:18-02-2019 15:29
Ultimo aggiornamento:18-02-2019 15:29
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FIRENZE – Dieci milioni già stanziati per i lavori che, da previsioni, dureranno un anno e mezzo. Sono le due coordinate che definiscono il progetto studiato per la riapertura del Corridoio Vasariano realizzato nel 1565 e chiuso dal 2016 per ragioni di sicurezza. Circa 760 metri da Palazzo Vecchio a palazzo Pitti, anche se il cantiere interesserà i 505 metri che separano gli Uffizi da palazzo Pitti.

Oltre a costi e tempi, però, sono anche altre le cifre che definiranno la nuova vita del Vasariano. Come le cinque nuove uscite di sicurezza, la cui assenza pesò moltissimo nella serrata. Oppure le 125 persone che potrà contenere in contemporanea il Corridoio, con gli Uffizi che stimano in 500.000 i visitatori che percorreranno l’opera ogni anno. Sono stati poi già definiti i prezzi del biglietto per l’accesso (che sarà aperto in via ordinaria, benché su prenotazione): 45 euro in alta stagione, 20 in bassa, mentre le scolaresche entreranno gratis. Ci sono, ancora, i numeri che tratteggiano la vastità del progetto esecutivo: oltre 1.000 pagine, 201 metri quadrati di elaborati tecnici realizzati, 23 relazioni specialistiche redatte e 2.435 fotografie.




Dentro il Vasariano saranno collocati due memoriali storici: il primo, in corrispondenza di via Georgofili, in cui sarà possibile vedere il punto in cui esplose l’ordigno che causò la strage nel 1993, ospiterà gigantografie metalliche con riproduzioni fotografiche di quei drammatici momenti ed i dipinti degli Uffizi danneggiati dallo scoppio della bomba. Il secondo si troverà appena passato Ponte Vecchio, e verrà dedicato al tema della devastazione da parte delle truppe naziste del centro storico di Firenze.

“E’ finalmente tutto pronto per garantire l’apertura democratica, per i visitatori di ogni angolo del mondo, del celeberrimo Corridoio Vasariano”, sottolinea il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt. “Per il 2021- continua- ogni anno mezzo milione di persone potranno liberamente visitarlo. Abbiamo voluto che questo eccezionale bene culturale potesse essere accessibile davvero a tutti, in completa sicurezza, in modo da poter offrire a chiunque lo desiderasse una passeggiata nel cuore dell’arte, della storia e della memoria di Firenze. L’occasione della sua riapertura costituirà una misura chiave per il turismo di Firenze e dell’Italia: sarà ossigeno per l’intero settore e contribuirà a creare nuovi posti di lavoro nel comparto e nel suo indotto”.

Questo progetto, aggiunge il soprintendente Andrea Pessina, “è il risultato di un lavoro di equipe al quale ha dato un contributo di altissima professionalità tutto il personale del ministero dei Beni culturali coadiuvato da studiosi e specialisti di diversi settori. Ritengo che vada sottolineata, con grande soddisfazione, le capacità dei nostri uffici di attivare collaborazioni istituzionali ai più alti livelli”.

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