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Bologna. Accordo in Ducati da 160 milioni e 100 assunti

Si introduce anche nello stabilimento delle 'rosse' bolognesi il sistema di relazioni sindacali 'alla tedesca'

Pubblicato:18-02-2015 11:59
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:07

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ducatiBOLOGNA  – Al termine di una trattativa durata un anno e mezzo, sindacati e azienda nella notte hanno firmato un’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale di Ducati Motor.

L’intesa, sottoscritta da Fiom, Fim e Uil in maniera unitaria, e che venerdì sarà sottoposta al voto dei lavoratori di Borgo Panigale, prevede nel triennio 2015-2017 investimenti sullo stabilimento per 160 milioni di euro e 100 assunzioni a tempo indeterminato. Non solo. Si introduce anche nello stabilimento delle ‘rosse’ bolognesi il sistema di relazioni sindacali ‘alla tedesca’, basato sulla ‘Charta dei rapporti di lavoro nel gruppo Volswagen’, anche attraverso la costituzione di specifiche sessioni di confronto, un ruolo attivo della Rsu e l’introduzione di apposite commissioni tecniche paritetiche su tutti gli ambiti della vita aziendale. L’integrativo, peraltro, recepisce al suo interno gli accordi raggiunti in questi mesi su singoli aspetti della vita aziendale, dall’introduzione del turno domenicale nel reparto delle lavorazioni meccaniche (che prevede anche una significativa riduzione dell’orario di lavoro) all’adesione al progetto Desi (scuola duale). Sul salario l’accordo prevede un premio di risultato (con un valore medio sul triennio di circa 2.500 euro), che nel 2017 raggiungerà un valore massimo di 2.700 euro annui, con una quota di anticipo annuo garantito del 60% del valore del premio.

Si incrementano, inoltre, le valorizzazioni professionali (polivalenza e polifunzionalità) sia attraverso l’allargamento della platea dei lavoratori interessati sia dal punto vista del riconoscimento economico, e si introduce, in via sperimentale, un ‘premio di team’ destinato ai reparti produttivi, che valorizza il contributo dei lavoratori, attraverso le loro idee e la loro esperienza. Sempre nei tre anni l’azienda ha previsto oltre 100 assunzioni a tempo indeterminato (fra full time e part-time verticali): in quest’ottica sono state definite congiuntamente, in un’azienda dove la produzione è caratterizzata da picchi legati alla stagionalità delle vendite, le forme contrattuali di inserimento in azienda che favoriscono in tempi certi la stabilizzazione a tempo indeterminato.


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