“Non è un virus, sto per partorire”: l’incredibile storia di una donna che non sapeva di essere incinta

Giacomo e Valentina da pochi giorni sono genitori di una bella bambina che hanno chiamato Michela. Ecco il racconto della sua straordinaria nascita

Pubblicato:18-01-2025 14:07
Ultimo aggiornamento:18-01-2025 14:07

Foto di neo mamma con neonato
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ROMA – Un gonfiore tipico dell’intolleranza al glutine, poi disturbi gastointestinali come la più comune influenza stagionale. Così il marito va in farmacia per prenderle dei farmaci e quando torna la moglie partorisce. Una storia che ha dell’incredibile e che è successa a Badia Pozzeveri, frazione del comune lucchese di Altopascio. Giacomo Paoli, pizzaiolo di 43 anni e Valentina Mecchi, cameriera di 42 anni, da pochi giorni sono genitori di una bella bambina di 3,350 kg e 51 cm di lunghezza che hanno chiamato Michela.

“ERA STATA IPOTIZZATA UN’INTOLLERANZA AL GLUTINE”

La piccola è nata a casa, dopo che il compagno le ha portato i medicinali per l’influenza. “Non è un virus, sto per partorire“, le dice lei. I sanitari del 118 sono arrivati che la mamma aveva già partorito. “Qualche mese fa la mia compagna ha iniziato ad accusare gonfiore di pancia- si legge sul CorriereConsultando il medico, è stata ipotizzata una possibile allergia al glutine, visto che il sintomo si manifestava soprattutto dopo che Valentina aveva mangiato prodotti come pane e pasta. Decidiamo di farle, ma per vari motivi queste analisi vengono poi rimandate più volte, e quindi non emerge niente che ci insospettisca, neppure l’assenza di mestruazioni visto che Valentina ha sempre avuto un ciclo spesso irregolare“.

I RICORDI DELLA NASCITA DI MICHELA

Il neo papà ricorda ancora sul Corriere il momento in cui è nata Michela: “È diventato tutto buio per un attimo non ho visto né capito più niente. Questo piccolo corpicino è uscito da sé, col cordone ombelicale attaccato, senza emettere un suono, tanto che per un attimo ho temuto che potesse trattarsi di un feto morto. Sono riuscito solo a dire che avrei chiamato il 118 e a quel punto la bimba si è messa a piangere. Lì ho capito che era tutto ok”.

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