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Non solo Dino Baggio, altri ex calciatori confessano: “Micoren come caramelle, abbiamo paura”

Dopo la morte di Gianluca Vialli, crescono i timori degli atleti del passato per le sostanze assunte durante la carriera

Pubblicato:18-01-2023 19:21
Ultimo aggiornamento:30-03-2023 21:08
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ROMA – Non solo Dino Baggio, anche altri calciatori confessano di temere per la propria vita dopo la morte di Gianluca Vialli e non sapere se durante al carriera da professionisti hanno assunto sostanze pericolose. Nonostante la rettifica dello stesso Dino Baggio, che dopo il clamore per le sue parole ha voluto aggiustare il tiro: “Mai fatto uso di doping in carriera, vorrei sapere se nel tempo le sostanze che ho assunto e gli erbicidi sparsi sui campi dove ho giocato possano aver causato le loro malattie”) le polemiche non si placano. 

BRAMBATI: “MICOREN COME CARAMELLE”

Massimo Brambati, ex difensore di Bari Torino, ha confermato a Processo 7 Gold: “Ho paura anche io ma vent’anni fa, quando parlai, mi arrivò una lettera della Figc che mi minacciava. Io, in una società di cui non faccio il nome, prendevo prima della partita il Micoren come fossero caramelle. All’epoca non era proibito, dopo qualche anno è diventato proibitissimo. C’erano allenatori che se non facevi la flebo, si arrabbiavano”. 

RADUCIOIU: “NON SAPEVAMO COSA STAVAMO PRENDENDO

Anche Raducioiu, ex attaccante di Bari, Verona, Brescia e Milan, afferma: “Non sapevamo cosa stavamo prendendo. Ci è sempre stato detto che si trattava di vitamine, di glucosio. Facevamo flebo con questo liquido rosa alla vigilia delle partite. Lo ricordo perfettamente. A Milano prendevamo delle pillole. L’ho detto prima e dopo la morte di Gianluca Vialli, bisogna indagare sui motivi di queste morti premature tra i calciatori”.


MANCINI: “DINO BAGGIO? BISOGNA ANDARCI CON I PIEDI DI PIOMBO”

Sul caso è intervenuto anche l’allenatore della Nazionale Roberto Mancini: “Bisogna andarci con i piedi di piombo con queste dichiarazioni”.

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