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Razzi: “Berlusconi al Colle e Draghi premier, coppia da sogno come Messi-Ronaldo”

L'ex senatore che nel 2010 salvò il governo Berlusconi: "I parlamentari non vogliono perdere la poltrona, almeno 50-70 dei 5 Stelle stanno pensando di votare Silvio al Colle"

Pubblicato:18-01-2022 11:33
Ultimo aggiornamento:18-01-2022 11:33

razzi
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ROMA – “Sono a Roma, parlo con i parlamentari per capire come dare una mano a Silvio”. Antonio Razzi torna a impegnarsi per la causa di Silvio Berlusconi, dopo aver salvato dalla sfiducia il governo del leader di Forza Italia nel 2010. Intervistato dal quotidiano ‘La Repubblica’, l’ex senatore assicura che Berlusconi può coronare il sogno di diventare presidente della Repubblica: “Alla quarta votazione può farcela“.

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Per Razzi, Mario Draghi deve quindi restare premier: “Ci ha salvato dalla pandemia della politica”. E con Berlusconi al Colle, formerebbero “una coppia da sogno. Tipo Messi-Ronaldo“. E l’ex senatore, che è passato dalla politica al mondo dello spettacolo tra partecipazioni a programmi tv e balletti su TikTok, spiega come farà il leader di Forza Italia a trovare i voti che gli mancano per essere eletto al Quirinale: “Hanno paura che con Draghi al Colle poi si vada a casa. E qui nessuno vuole andare a casa! Con Berlusconi al Quirinale invece in tanti pensano di salvarsi. Nessuno ti parla male del Cavaliere. Con quel che ha fatto per il Paese. Ah, quando c’era lui!”.


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Ad aggiungersi ai voti della coalizione di centrodestra, secondo Razzi, saranno “i fuoriusciti dai partiti. Quelli non li ricandida più nessuno. Vogliono finire in santa pace la legislatura“. Ma non solo, anche i 5 Stelle sarebbero pronti a sostenere Berlusconi: “Sono al dieci per cento se va bene. E con il taglio dei parlamentari si sono dati la zappa sui piedi. Ne hanno combinate di tutti i colori, amico mio. Quelli in Parlamento non ci tornano più. Ce ne sono almeno 50-70 che ci stanno pensando”.

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Insomma, per Razzi non sono pochi quelli pronti a sposare la sua filosofia di vita. “Senti a me: a tutti piace vivere bene. L’uomo non desidera altro. Gli piace la poltrona comoda. Molti di loro non hanno mai lavorato. Io nel 2010 avevo 62 anni, dovevo lavorare e salvare la mia vita. Molti mi guardano strano, io li vedo i loro sguardi, sono invidiosi, ho la laurea della strada, io. E che volete da me, se non ce l’avete fatta? Vi potevate impegnare un po’ di più, o no?”.

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