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Minori e giudici onorari, l’avv. Mazzola: “Su conflitto interessi bene circolare Csm”

Pubblicato:18-01-2021 18:16
Ultimo aggiornamento:18-01-2021 18:16
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giustizia tribunale
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ROMA -“Se nel secolo scorso il minore era relegato al ruolo di soggetto passivo all’interno delle relazioni familiari, oggi in un quadro giuridico in cui il concetto di patria potestà ha ceduto il passo a quello di responsabilità genitoriale il minore è considerato titolare di posizioni giuridiche soggettive“. Parte da questo assunto cruciale l’approfondimento giuridico che l’avvocata Maria Antonietta Laura Mazzola, anche docente e ricercatrice, ha inviato in esclusiva all’agenzia Dire che su questi temi spesso interviene nell’ambito dell’inchiesta DireDonne ‘Mamme coraggio.

In merito agli incarichi affidati alle CTU dai Tribunali nella cause di affido e separazione, così come sui giudici onorari minorili l’avvocata ricorda le questioni generali di ‘conflitto d’interesse’ per cui ci si debba astenere.
“I giudici onorari minorili- ricorda Mazzola- sono nominati dal Consiglio superiore della Magistratura e il loro voto ha valore pari a quello di ciascun magistrato togato del collegio”. Resta “purtroppo il fatto” rimarca l’avvocata che “come in moltissimi casi di cronaca è accertato, i casi di giudici onorari, senza voler criminalizzare l’intera categoria, in conflitto d’interesse siano innumerevoli“, in violazione “delle norme in materia di incompatibilità indicate nelle circolari del Consiglio superiore della Magistratura”. Tra le norme ricordate spicca quella per cui “non possono esercitare coloro che rivestono cariche rappresentative in strutture comunitarie ove vengono inseriti i minori”. In tal caso il giudice onorario, sottolinea Mazzola nel suo approfondimento “deve impegnarsi a non assumerne o a rinunziarvi per la durata dell’incarico” e se “svolge attività di operatore socio sanitario ne va assicurata la posizione di terzietà”. Motivo per cui il “giudice onorario iscritto agli albi dei consulenti tecnici d’ufficio deve astenersi a farlo nel distretto giudiziario di appartenenza“.

A vigilare su tutto questo, ricorda ancora l’avvocata Mazzola, è il Consiglio superiore della magistratura e “una circolare del 11 novembre 2020 si muove in linea con la legge 107 per porre argine alle riscontrate situazioni d’incompatibilità in cui incorrono o possono incorrere i giudici onorari prevedendo- conclude Mazzola- una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle comunità di tipo familiare e introdotto disposizioni in materia d’incompatibilità”.


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