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Ritrovato a Napoli ‘Salvator Mundi’, dipinto di scuola leonardesca del XV secolo

Il furto dell'opera, trafugata dalla basilica di San Domenico Maggiore e rivenuta occultata in una camera di un appartamento, non era mai stato denunciato

Pubblicato:18-01-2021 15:55
Ultimo aggiornamento:18-01-2021 19:51

salvator mundi ritrovato
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NAPOLI –  L’opera è stata ritrovata, ma non è ancora certa la collocazione temporale del furto. Chi aveva in custodia il quadro, infatti, non sapeva che lo stesso fosse stato trafugato. La copia del Salvator Mundi, dipinto di scuola leonardesca risalente al XV secolo e attributo a Girolamo Alibrandi, si trovava all’interno del museo Doma della basilica di San Domenico Maggiore a Napoli, ma nessuno accedeva allo spazio in cui era conservata dal marzo 2020. Era custodita in una teca, mai aperta dai tempi del lockdown. Quindi, non vi era stata alcuna denuncia di furto del Salvator Mundi prima che il priore della basilica fosse avvisato del ritrovamento. Questi i dettagli dell’operazione, illustrata oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa, che sabato scorso ha consentito agli agenti della sezione reati contro il patrimonio della squadra mobile di Napoli di recuperare il Salvator Mundi. Il quadro era coperto da due involucri di plastica e carta e si trovava all’interno di un appartamento di via Strada Provinciale delle Brecce in casa di S. V., un napoletano di 36 anni fermato per ricettazione. Nell’abitazione dell’uomo e’ stata trovata anche una carabina. Il valore dell’opera non è quantificato, ma l’originale Salvator Mundi attribuito a Leonardo Da Vinci è stato venduto all’asta a una cifra pari a 480 milioni di euro. Il quadro recuperato dalla polizia è ora sotto sequestro e sara’ affidato alla Soprintendenza che ne verificherà le condizioni.

“Il quadro – ha detto il procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo – è stato ritrovato grazie a una brillante operazione di polizia e a una attenta attività investigativa. Oggi riaprono i musei e questa mi sembra una coincidenza da sottolineare“. “Chi ha trafugato l’opera – ha aggiunto Melillo – cercava esclusivamente il Salvator Mundi, quel quadro era un obiettivo mirato ed esclusivo di chi ha commesso il furto”. “Quest’operazione – ha detto il questore di Napoli Alessandro Giuliano – ci ha consentito di recuperare un pezzo importante del patrimonio artistico della città”.

“La persona arrestata – ha spiegato il capo della Mobile di Napoli Alfredo Fabbrocini – è un incensurato, un insospettabile che ha una attività commerciale e difficilmente avrebbe avuto un interesse diretto a trafugare l’opera. Quando è stato fermato l’uomo ha fornito dichiarazioni poco credibili, ha parlato di un acquisto fatto a un mercatino”. “Per noi – ha aggiunto Fabbrocini – è una grande soddisfazione aver restituito un bene di così grande importanza per la città di Napoli. Quest’opera, dopo questo ritrovamento, potrà essere ancora più famosa in Campania e in Italia di quanto non lo fosse in precedenza. È inoltre molto raro che un caso sia risolto prima ancora che si verifichi: il custode non sapeva che il Salvator Mundi fosse stato sottratto”. 


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