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‘Hate speech’ contro Boldrini e Bonino: diritti a rischio per tutte

ROMA - Donne e altruismo, donne e questioni migratorie. La politica rivela che le donne quando scendono a difesa delle

Pubblicato:18-01-2019 14:26
Ultimo aggiornamento:18-01-2019 14:26
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ROMA – Donne e altruismo, donne e questioni migratorie. La politica rivela che le donne quando scendono a difesa delle minoranze, e guardando alla cronaca attuale degli stranieri, vedono minati i propri diritti e le proprie liberta’.  Affronta questo tema, con un’attenzione specifica sul genere, la ricerca presentata all’Universita’ Cattolica di Milano, nel convegno dal titolo ‘Migrations Mediations. Media e arti performative nelle politiche d’inclusione’, organizzato dall’ateneo in collaborazione con Ismu e in programma anche domani.

Il libro di Marina Villa ‘Migrazioni e comunicazione politica’ dedica un focus, a cura della giovane Giulia Borsetto,  al rapporto tra donne e altruismo. “La rappresentazione dell’empatia del genere femminile verso categorie sociali svantaggiate ricorre in maniera frequente- riporta espressamente lo studio- e quando avviene tale accostamento avviene con frasi negative e sessiste”. Si paga un prezzo alto quindi. E’a quel punto che le donne perdono la loro unicita’, vengono sovrapposte, nel mondo social ad esempio, alla categoria che difendono e diventano molto spesso oggetto di messaggi sessuali violenti. Questo accade soprattutto quando le donne diventano portavoce di un messaggio di accoglienza che viene interpretato da un certo elettorato di destra come un rischio per la tenuta della “civilta’ bianca e cattolica”. 

Alcuni esempi. Dall’analisi emerge che l’hate speech’ non riguarda tutte le donne, ma in modo particolare quelle che portano avanti messaggi di emancipazione, come Emma Bonino, Laura Boldrini o anche Asia Argento dopo la rivelazione del suo caso. Pensiamo se la Boldrini avesse usato gli stessi toni di Salvini sul caso di Pamela Mastropietro. 


Molti sono stati i post, tra gli stessi che invocavano pene esemplari per i carnefici di Pamela, ad augurarsi lo stesso per le donne emancipate, colpevoli di essere buoniste con gli stranieri. “Il movimento identitario nazionalista e la frustrazione maschile si fondano in un’ondata di violenza che li accomuna” e il fenomeno immigratorio ha scatenato quella che viene definita “tsunamizzazione dell’infosfera”, creando un’ondata di risentimento verso il politicamente corretto e i diritti che esso configura. Una minaccia che nell’ambito dei diritti di genere diventa un rischio per tutta la societa’ democratica sgretolando “quella base minimale di condivisione etica e linguistica per esprimere razionalmente consenso e dissenso” (Buyung Chun Hall, 2014).

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