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Mps, Morelli: “Rilancio della banca è possibile”

ROMA - "Un piano di rilancio

Pubblicato:18-01-2017 15:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:48

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ROMA – “Un piano di rilancio per Mps è possibile“, ma l’intervento dello Stato sarà temporaneo perchè “uno dei nostri obiettivi sarà mettere la banca in grado di trovare un percorso con lo Stato non in una posizione prevalente“. Lo dice Marco Morelli, amministratore delegato di Mps, in audizione davanti alla commissione Finanze in Senato.

“Entro i primi giorni di febbraio- prosegue- contiamo di avviare una interlocuzione sul piano di ristrutturazione” con le autorità di vigilanza italiane ed europee. “Anche se è una prima volta per tutti, nel giro di poche settimane contiamo possa chiudersi questo processo per dare la possibilità alla banca di riprendere un percorso operativo, commerciale e ambientale di maggior continuità”.


Tra gli obiettivi del management resta “la cessione delle sofferenze in blocco” e ripartire “senza alcuna penalizzazione della forza lavoro nelle sue varie articolazioni”. L’ad del Monte dei Paschi di Siena ricorda poi che c’è stato “un deflusso molto importante” dei depositi che poi si è “completamente arrestato gli ultimi giorni dell’anno e i primi” di gennaio.

Morelli torna anche sulle critiche che hanno investito la vicenda della banca senese, puntualizzando che “Jp Morgan, Mediobanca e tutte le banche del consorzio del collocamento non hanno preso un euro e non prenderanno un euro” perchè l’operazione di mercato di rafforzamento patrimoniale di Mps non è andata a buon fine. “Giustissimo- aggiunge inoltre Morelli- criticare l’operato del management, di chi fa il mestiere come me: chi occupa certe posizioni deve rendere conto“.

Altri giudicheranno il management? Io sono assolutamente d’accordo, siamo assolutamente pronti a qualunque giudizio”, prosegue Morelli che si dice disposto a restare al suo posto “anche con una riduzione dello stipendio, perché credo che il rilancio della banca sia possibile. Non sta a me- conclude l’ad di Mps- definire lo stipendio che devo avere, preferisco che mi venga ridotto lo stipendio in maniera molto pesante, ma che vengano tutelate delle figure di management che per la banca sono importanti, che qualora la banca perdesse creerebbe un danno in prospettiva anche al prossimo azionista”.

 

 

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