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Lavoro, Camusso a Roma: “Inizia una stagione di mobilitazione straordinaria”

ROMA - Inizia "una stagione di mobilitazione straordinaria

Pubblicato:18-01-2016 12:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:48

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camusso_piazza dei cinquecentoROMA – Inizia “una stagione di mobilitazione straordinaria con l’idea che al termine di questa campagna poi partirà la raccolta delle firme per questa che è una proposta di legge di iniziativa popolare”. Così il segretario della Cgil, Susanna Camusso, alla presentazione della Carta universale dei diritti dei lavoratori, il nuovo statuto pensato dal sindacato di Corso Italia.

“Abbiamo bisogno di avere tutti la forza di reagire a una stagione che ha generato un po’ di rassegnazione. Servono forza e energia e per questo l’idea della consultazione interna tra gli iscritti della Cgil- sottolinea- anche per preparare la mobilitazione necessaria per questa proposta”. Camusso lancia una “sfida” che “propone il lavoro come punto di creazione della ricchezza del nostro paese ma anche punto di vita dignitoso delle persone”.

Parte, quindi, la consultazione straordinaria degli iscritti alla Cgil sulla Carta dei diritti universali del lavoro, ovvero un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori. Il “nuovo” Statuto si misura con il cambiamento intervenuto nel mondo del lavoro negli ultimi anni ed èstato annunciato dalla leader del sindacato di Corso Italia, Susanna Camusso, nel corso di una conferenza stampa in piazza dei Cinquecento. La ‘Carta’ è una raccolta di norme destinate a tutto il mondo del lavoro, subordinato e autonomo, che a partire dai prossimi giorni sarà al centro delle assemblee nei luoghi di lavoro e dei pensionati, per la consultazione straordinaria delle iscritte e degli iscritti alla Cgil. L’obiettivo è ambizioso: farla diventare una legge d’iniziativa popolare “per ridare dignità” a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici.


cgil statuto

Il nuovo Statuto vuole innovare gli strumenti contrattuali preservando quei diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti, senza distinzione, indipendentemente dalla tipologia lavorativa o contrattuale, perché inderogabili e universali. Diritti che vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla sicurezza al diritto al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente, un aggiornamento costante di saperi e competenze. La Cgil vuole “ricostruire un diritto del lavoro a tutela della parte più debole nel rapporto di lavoro”.

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