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ROMA – Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri torna sulla polemica che ha caratterizzato il dibattito cittadino nelle ultime ore: la (ormai mancata) partecipazione di Tony Effe al concerto di Capodanno capitolino.
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Ospite di Giovanni Floris a Di Martedì su La7, il primo cittadino ha chiarito la posizione del Comune: “Tutti possono cantare, ci mancherebbe, c’è la libertà, ma stiamo parlando del concerto di Capodanno pagato con i soldi pubblici. E lì si è visto, onestamente, che la scelta di farne l’artista principale divideva, creava un forte disagio da parte di tante persone che si battono e che considerano i testi delle canzoni non coerenti con i messaggi positivi che si danno sulle donne, sul contrasto alla violenza. Quindi, senza nessuna polemica, abbiamo ritenuto che se uno deve fare un concerto pagato dai cittadini, deve unire. Quindi viva Tony Effe e faccia i concerti che vuole, a Capodanno faremo qualcos’altro”.
Spazio anche al tema cantieri. Gualtieri risponde alle critiche di chi dice che sono troppi: “E’ che non si sono fatti per 10-15 anni e quindi la città cadeva a pezzi. Noi stiamo recuperando il tempo perduto e cogliendo l’opportunità di rilanciare la nostra città, di renderla più moderna, più verde, stiamo facendo tanti parchi, tante piazze, tante pedonalizzazioni. Stiamo procedendo secondo la tabella di marcia, che naturalmente era molto sfidante, perché siamo partiti con un certo ritardo: da quando è caduto il governo Draghi si è dovuto fermare tutto e il fischio di inizio ce l’hanno dato solo alla fine del 2022″.
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