Suicida un militare dell’Aeronautica, il sindacato: “Turni massacranti”

A quanto apprende la Dire si tratterebbe di G.D.B., 38 anni, un graduato, stava facendo il passaggio a sergente ed era specializzato nell'antincendio

Pubblicato:17-12-2024 18:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2024 18:17

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ROMA – “Un altro militare in azzurro si è arreso e ha deciso di porre fine alla sua vita”.

A dare la notizia il sindacato militare Usami Aeronautica. A quanto apprende la Dire si tratterebbe di G.D.B., 38 anni, un graduato, stava facendo il passaggio a sergente ed era specializzato nell’antincendio.

“In un ambiente come quello militare, sottoposti a turni massacranti per mancanza di personale, paghe dei contrattualizzati sempre più povere, carriere senza sbocchi, aspirazioni personali puntualmente mortificate e con una Forza Armata che pone tutti i suoi sforzi di prevenire i suicidi facendo fare un corso on line, i militari che si suicidano ormai non fanno nemmeno più notizia”, si legge in una nota del sindacato che denuncia l’assenza di “una valutazione dello stress lavoro correlato, che da dovere del datore di lavoro, secondo il 255 del Tuom, diventa una pertinenza della sanità militare la quale ha il compito di individuare i soggetti da sottoporre alla valutazione.


Come si traduce questo? La valutazione dello stress lavoro correlato non viene svolta, e se viene svolta ha carattere sanzionatorio e non di prevenzione”, denuncia Usami. “Siamo convinti, infatti, che solo una periodica valutazione dello stress lavoro correlato, specificamente costruita per i lavoratori Militari, per la tipologia di impiego per le fasce d’età e di reddito possa fornire alla Sanità militare gli strumenti necessari a prevenire le dinamiche interiori che portano un lavoratore in divisa a pensare che la morte possa essere una soluzione. A breve Usami Aeronautica inizierà nelle basi le visite ispettive nelle quali saranno controllati il rispetto dell’orario di servizio, le condizioni igienico sanitarie, i Certificati di Prevenzione Incendio degli edifici, la regolarità dello svolgimento delle valutazioni dello stress lavoro correlato, il rispetto delle norme contrattuali, la qualità degli alloggi e delle mense, il rispetto dei riposi fisiologici, settimanali e dell’orario di servizio per i Volontari ai quali, essendo precari, viene ordinato di lavorare come due militari senza sosta, senza orari, senza tutele e con una paga da fame, e tutte quelle materie che sono di pertinenza dei Sindacati Militari o che comunque si ripercuotono sul benessere del personale”.

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