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Migranti e media, Carta di Roma: “Cala la paura, ci siamo abituati allo spettacolo”

Presentata la nuova edizione di 'Notizie senza approdo', realizzato dall'associazione Carta di Roma in collaborazione con l'Osservatorio di Pavia

Pubblicato:17-12-2019 16:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:46
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ROMA – Scende il numero di italiani che considera il fenomeno migratorio una preoccupazione: come ha rivelato l’ultimo report di Carta di Roma, nel 2019 solo il 33 per cento degli italiani ha associato l’arrivo dei migranti all’insicurezza, il dieci per cento in meno rispetto al 2017. Pertanto, non ci sarebbe nessuna correlazione tra la quantità di notizie diffuse sul tema – che è invece aumentata – e l’incremento della percezione di insicurezza nelle persone, come sostengono gli autori della settima edizione dello studio ‘Notizie senza approdo’, realizzato dall’associazione Carta di Roma in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia.

Nel corso della presentazione stamane in Parlamento, è intervenuto anche il presidente dell’istituto di ricerca politica e sociale ‘Demos’, il sociologo Ilvo Diamanti, che ha sottolineato come la ragione di questo processo è da ricercare in uno dei meccanismi tipici della comunicazione mediatica: “In questa fase a farla da padrone è lo spettacolo” ha detto Diamanti. Per lo studioso “i media cercano quello che può portare i maggiori ascolti, le notizie più drammatiche, soprattutto quando si parla di migrazione”.

Secondo Diamanti però, “a tutti gli spettacoli prima o poi si finisce per abituarsi, ci si abitua anche alla paura, all’inquietudine”, e alla fine anche la sensazione di pericolo “tende a ridursi”.


Il ricercatore ha anche messo in evidenza il fatto che, negli anni, continuano a fluttuare gli indicatori relativi al numero di notizie sulle migrazioni e alla percezione della sicurezza legata al fenomeno, mentre “ce n’è solo uno che rimane stabile, quello circa il numero di cittadini stranieri che vive nel nostro Paese”.

Nel rapporto è infatti messo in luce come la percentuale di stranieri sul nostro territorio sia rimasta più o meno invariata negli ultimi cinque anni, assestandosi nel 2019 intorno all’8,7 per cento della popolazione. Questo, secondo Diamanti, dimostra che i fatti percepiti si scontrano con i fatti reali.

CARTA DI ROMA: TEMA INVASIONE 2 VOLTE AL GIORNO NEI TG

“C’è un dato che mi ha colpito molto nel nostro rapporto. I media italiani parlano sempre meno di accoglienza: solo l’8 per cento dei servizi connessi alla migrazione tratta di questo tema, il dato più basso degli ultimi cinque anni. Nonostante ci sia stato un calo degli arrivi, i media si occupano dei pochi che sbarcano e ignorano i tanti che vivono qui”. A dirlo è il presidente dell’Associazione Carta di Roma Valerio Cataldi, nel corso della presentazione stamani in Parlamento di ‘Notize senza approdo’. Si tratta del settimo rapporto con cui l’Associazione prende in esame il racconto mediatico del fenomeno migratorio.

Nel corso del suo intervento, Cataldi ha anche sottolineato che si continua a parlare di “invasione”, termine apparso 739 volte nei telegiornali dell’ultimo anno, “in media due volte al giorno”.

Secondo il presidente, il problema è rappresentato dal fatto che “le redazioni spesso si adeguano agli slogan della politica”.

CARTA DI ROMA: MIGRANTI INTERVISTATI DAI MEDIA 7 VOLTE SU 100

La voce di migranti e rifugiati quest’anno è stata riportata dai media italiani solo nel 7 per cento dei servizi dedicati al fenomeno migratorio. Di questi, decisiva la prevalenza degli uomini, che rappresentano l’86 per cento degli intervistati, mentre le donne hanno trovato spazio solo nel 14 per cento dei casi. Il dato è contenuto nel rapporto ‘Notizie senza approdo’, che prende in esame il racconto mediatico del fenomeno migratorio. Il documento, giunto al settimo anno di pubblicazione e presentato stamani in Parlamento, è stato realizzato dall’Associazione Carta di Roma e dall’Osservatorio di Pavia.

Paola Barretta, ricercatrice dell’Osservatorio, nel corso della presentazione ha sottolineato che “la fragilità e la debolezza” sono le principali cornici tematiche all’interno delle quali vengono inserite le interviste ai migranti. Secondo Barretta, “solo poche redazioni hanno scelto la cornice dei diritti” quando hanno dato la parola a immigrati, richiedenti asilo e rifugiati.

All’interno del rapporto sono anche indicate quali personalità istituzionali sono state maggiormente citate nel corso del 2019 in riferimento ai temi legati all’immigrazione: al primo posto figura l’ex ministro dell’Interno e attuale leader della Lega, Matteo Salvini, seguito dal ministro degli Esteri Luigi di Maio e dal primo ministro Giuseppe Conte.

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