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Rifiuti a Roma, la sfida a Zingaretti: “Basta discariche, ampliamo il parco dell’Appia Antica”

Alessandro Lepidini, consigliere Pd del IX Municipio e animatore della protesta per la discarica a Falcognana: "Non bastano i social per definirsi ambientalisti"

Pubblicato:17-12-2019 15:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:46
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ROMA – Stop a nuove discariche nell’Agro romano, sì all’ampliamento del Parco dell’Appia Antica: è questa la sfida che Alessandro Lepidini, consigliere Pd del Municipio IX e tra gli animatori del movimento ‘Basta discariche municipio IX’, lancia al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

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I siti di Falcognana, Canestrini, Selvotta e Cava Covalca, individuati come possibili aree per la nuova discarica del Comune di Roma, si trovano infatti al confine con il Parco dell’Appia Antica o al confine della Riserva di Decima Malafede, a due passi dal santuario del Divino Amore, e ricadono all’interno di un’area già in parte vincolata con il cosiddetto decreto Bondi.


“Continuare a ragionare a proposito di uno o più nuovi siti nel municipio IX- aggiunge Lepidini- rende palese l’aggressione nei confronti di un patrimonio naturalistico straordinario che abbiamo la responsabilità di tutelare quale autentico giacimento culturale per le generazioni future”.

“È lo straordinario pregio dei valori paesaggistici che caratterizzano l’intero Agro romano meridionale tra la via Ardeatina e la via Laurentina- prosegue Lepidini- a imporci di proseguire nel sogno di Antonio Cederna, rilanciando con forza la necessità di un nuovo ampliamento del Parco dell’Appia Antica abbandonando qualsivoglia ragionamento intorno alla scellerata idea di aprire nuovi siti per il conferimento dei rifiuti urbani di Roma nel Municipio IX”.

“Non basta- attacca Lepidini- l’adesione social ai Fridays for Future per definirsi ambientalisti. Qui abbiamo davanti una sfida straordinaria di cui è necessario divenire interpreti con un ampliamento che garantisca finalmente la tutela piena dell’Agro Romano salvaguardando, al tempo stesso, l’approvazione dei toponimi e i completamenti nelle zone O”.

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