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De Micheli: “Il 52% delle risorse per le infrastrutture ferroviarie è al Sud”

Lo dichiara a Bari la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture a margine del convegno Puglia in treno - infrastrutture, mobilità e lavoro

Pubblicato:17-12-2019 14:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:46
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BARI – “Adesso come sapete dobbiamo completare un percorso che è durato purtroppo troppo tempo, due anni, sull’aggiornamento del contratto di programma, dove ci sono 15 miliardi e 400 milioni di euro.

Il 52% delle risorse per le infrastrutture ferroviarie sono al Sud e quindi sono tutte risorse che vanno a potenziare le linee attuali in modo tale che non ci siano più impedimenti tecnologici per far partire un treno da Reggio Calabria e farlo passare in Basilicata anziché farlo arrivare a Napoli o a Roma”. Lo ha dichiarato la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli a margine del convegno Puglia in treno – infrastrutture, mobilità e lavoro organizzato a Bari.

“Noi con tutte queste risorse, che implementeremo negli anni a venire, cerchiamo di abbattere tutte queste barriere tecnologiche e rafforzare oltre a raddoppiare dove è necessario, la linea ferroviaria”, ha continuato la ministra.


Ricordando che l’esecutivo, in considerazione della scelta di sostenibilità ambientale che ha fatto, “farà grandi investimenti sulla questione del ferro non solo economici – finanziari ma anche in termini di innovazione tecnologica, di formazione delle persone, di formazione degli addetti”, De Micheli ritiene che “nei prossimi mesi si assisterà anche a una grossa mole di risorse“.

In merito all’intercity Bari – Napoli, De Micheli ha poi chiarito: “Credo ci sia stato un problema tecnico sulla rete che però credo stiamo affrontando. Lì c’è stata una questione tecnica. Era stato annunciato ma non ci sono tutte le predisposizioni, arriverà ma con tempi un po’ diversi. Sapete che per fare le ferrovie ci vuole qualche anno, noi – ha concluso – saremo felici di avviare tutti questi lavori e poi saremo felici da utenti di poter transitare su un sistema ferroviario del Sud più moderno e più veloce”.

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