NEWS:

Prescrizione, i familiari delle vittime: “Sì alla riforma, altrimenti è una beffa”

La richiesta di "Noi non dimentichiamo", che riunisce le associazioni dei familiari delle vittime dei principali disastri colposi verificatisi in Italia

Pubblicato:17-12-2019 12:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:46
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “La prescrizione e’ una vera e propria beffa”. In una conferenza stampa organizzata in Senato il coordinamento nazionale “Noi non dimentichiamo”, presieduto da Gloria Puccetti, che riunisce le associazioni dei familiari delle vittime dei principali disastri colposi verificatisi in Italia, chiede a gran voce che la norma Bonafede entri in vigore, e che si introducano successivamente dei correttivi per garantire processi celeri. In particolare chiedono l’interruzione dei termini di prescrizione per i disastri colposi e i reati ambientali.

“La prescrizione e’ una sorte davvero inaccettabile per i familiari delle vittime perche’ prima lo Stato non e’ riuscito a prevenire queste tragedie e poi durante il processo non riesce ad arrivare a sentenza”, dice Claudio Di Ruzza, il pm che segui’ il processo per il crollo di San Giuliano di Puglia.

I familiari delle vittime “vogliono conoscere la verita’. Sapere perche’ si sono verificate quelle tragedie . Vogliono che si pervenga a una decisione di merito, non meramente formale”. Per questo ritengono che la norma Bonafede sia “determinante, perche’ una volta iniziata l’azione penale deve arrivare a sentenza”, dice Claudio Di Ruzza.


“La verita’ non si cancella con un colpo di spugna”, aggiunge Marco Piagentini, vittima lui stesso e rappresentante delle vittime della strage di Viareggio. “Nel nostro caso si e’ detto che l’incendio colposo e’ stato prescritto. Quale verita’ ho avuto io che ho il 90 per cento di ustioni sulla mia pelle?”.

Alla conferenza stampa partecipano tra gli altri i rappresentanti delle associazioni vittime del crollo del Ponte Morandi. “Chi non vuole la verita’ ha qualcosa da nascondere”, dice Egle Possenti.

Antonio Morelli, dell’associazione di San Giuliano, osserva tra le lacrime: “A Natale attorno al nostro tavolo manchera’ per sempre un posto. L’ergastolo e’ il nostro, di noi famigliari delle vittime. Fateci un regalo: il dono di una legge”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it