Il mal di schiena può affliggere tutti senza distinzione d’età. Anche i bambini e gli adolescenti non sono esenti dal problema. Molto spesso la causa del disturbo è ‘banale’ e può essere risolta semplicemente, altre volte invece è la spia di un patologia più seria. Le mamme e i papà non sanno che con pochi e semplici stratagemmi – come calibrare i pesi degli zainetti o incoraggiare una corretta postura alla scrivania o a tavola, mantenere un peso corporeo adeguato all’età del proprio figlio – è possibile prevenire molti disturbi e doloretti. Anche la riabilitazione può assicurare la salute dell’apparato muscoloscheletrico dei bambini. Per saperne di più l’agenzia di stampa Dire ha intervistato Sergio Sessa, ortopedico presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma.
L’artrite reumatoide è una patologia infiammatoria autoimmune, cronica, altamente invalidante e a carattere sistemico. Tra i sintomi più frequenti ci sono: rigidità mattutina prolungata, dolore, tumefazione articolare e deformità articolari tali da poter comportare la progressiva perdita delle capacità funzionali, compromettendo la qualità della vita del paziente in tutti gli ambiti. In Italia, circa l’1% della popolazione è affetta da artrite reumatoide. Dal XXIV Congresso nazionale CReI, il Collegio Reumatologi Italiani, fanno sapere che il trattamento per l’artrite reumatoide non è solo farmacologico, ma deve prevedere anche un approccio da parte delle altre figure professionali che ruotano intorno al paziente. A partire dal medico di base, che deve essere informato tempestivamente sulla terapia e gli effetti collaterali, per far sì che possa tenere sotto controllo la compliance terapeutica del proprio paziente, fino ad arrivare al campo della riabilitazione fisica e psicologica. Solo così, si potrà raggiungere un vero approccio globale al paziente”, ha detto Gilda Sandri, reumatologa presso il Policlinico di Modena ed ex vicepresidente CreI.
Molti pazienti sottoposti ad intervento artroprotesi totale di ginocchio lamentano un dolore estremo non solo ovviamente prima, ma anche dopo l’atto chirurgico. Un post-operatorio doloroso non solo causa sofferenza al paziente ma può influenzare negativamente il recupero dopo l’intervento. Per questo è fondamentale mettere a punto un protocollo riabilitativo personalizzato. L’agenzia Dire ha affrontato il tema con Giovanni Ialascon, direttore dell’Uoc di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università Vanvitelli di Napoli.
Il ‘Villaggio Eugenio Litta’ di Grottaferrata, in provincia di Roma, ha nuovo reparto di riabilitazione per persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale. Autorizzato ed accreditato con il Sistema sanitario regionale, il centro è attivo nella riabilitazione neuromotoria, psicofisica e sensoriale in regime residenziale, semiresidenziale e non residenziale. La struttura intende offrire, insieme alla Regione Lazio e alla Asl Roma 6, una risposta concreta alla crescente domanda di posti letto di residenzialità per handicap multipli e, in particolare, per i minori e giovani adulti. Specializzato sulle patologie dell’età evolutiva, segue infatti bambini anche piccolissimi a partire dalla più tenera età. La struttura offre un’ampia gamma di terapie specialistiche come terapia basale, logopedia, psico-neuro-motricità e, fra i trattamenti multisensoriali, l’attività con Pc, Pet Therapy, teatro, attività fisica e montagnaterapia”.
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