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Covid, Decaro: “Recuperare lo spirito di marzo o sarà tsunami e macerie”

Il presidente dell'Anci all'assemblea dei sindaci fa un appello al governo: "Servono nuove misure di sostegno"

Pubblicato:17-11-2020 15:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:15

Antonio Decaro
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ROMA – “Lo spirito con cui il nostro Paese ha affrontato la prima fase di questa pandemia deve tornare a essere la guida delle nostre azioni in questo tempo. Un tempo così drammatico che rischia di trasformare questa seconda ondata del virus in un vero e proprio tsunami“. Lo dice il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, all’assemblea dei sindaci. 

“E a noi, tutti, non resterà che raccogliere le macerie morali e sociali. Perché questo fanno gli tsunami: travolgono tutto quello che trovano sul loro percorso“.

“SCARICABARILE IRRESPONSABILE DEMOLISCE LOTTA A VIRUS”

“Spesso sembriamo tutti come Penelope, perché nel continuo gioco di rimpalli e scaricabarile, ciò che di giorno a fatica riusciamo a costruire, di notte ci affrettiamo a demolire”, dice il presidente dell’Anci.


 “Così la nostra irresponsabilità e i nostri egoismi, i nostri tatticismi, le nostre polemiche, la nostra ossessiva ricerca di un effimero consenso, demoliscono gli sforzi e il lavoro che si compiono negli ospedali, nei laboratori di ricerca, nelle case e nelle vite di quelle persone che da febbraio scorso sono chiamate a rinunce e sacrifici”.

DL RISTORI, L’APPELLO AL GOVERNO: “SERVONO NUOVE MISURE DI SOSTEGNO”

“Abbiamo chiesto al Governo nuove misure di sostegno. Siamo pronti a fare la nostra parte ma abbiamo bisogno di un contributo straordinario per arrivare nelle case delle persone che non ce la fanno. Così come non ce la fanno tantissimi imprenditori e artigiani che non riescono a pagare le imposte. È stato fondamentale averli esentati dal pagamento della Tari e della Tosap per i mesi in cui hanno scontato la chiusura del primo lockdown. Ma oggi è altrettanto importante poter tendere una mano ad una parte del mondo economico, permettendo ai Comuni di intervenire ancora sui tributi diretti come la Tari“, sottolinea.  

“Chiediamo anche che resti attivo anche per il 2021 il tavolo con il Governo per il monitoraggio sui temi finanziari. Perché il gettito Irpef, calcolato sui redditi del catastrofico anno 2020, è destinato a ridursi sensibilmente, e dunque la conseguente contrazione della capacità di spesa sarà purtroppo molto rilevante“, conclude.

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