CAGLIARI – “La Sardegna verso la revisione delle restrizioni sul commercio delle carni legate alla peste suina”. Ad annunciarlo è il governatore Christian Solinas, dopo un nuovo confronto, oggi a Bruxelles, tra la Regione Sardegna, il ministero della Salute e la Commissione europea nell’ambito della “road map” stabilita in prospettiva della revisione sulle restrizioni alla movimentazione dei capi e dei prodotti suinicoli che da tempo gravano sull’isola a causa della peste suina africana. Al tavolo con il direttore dei servizi veterinari della direzione generale Salute e sicurezza alimentare della Commissione europea, Bernard Van Goethem, l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, il sottosegretario del ministero della Salute, Andrea Costa, e il direttore dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna, Giovanni Filippini.
“Nel corso della campagna di eradicazione abbiamo portato avanti un lavoro serio, attuando correttivi importanti là dove la commissione Ue ci ha chiesto di intervenire- spiega Solinas– e ora, a fronte dei risultati registrati e dei solidi dati portati all’attenzione delle istituzioni europee, ci aspettiamo che gli sforzi vengano riconosciuti a pieno”. Mai prima d’ora, ricorda il governatore, “i rappresentanti della giunta regionale si erano seduti al tavolo di Bruxelles e siamo convinti che oggi il nostro territorio possa essere guardato come un modello sul fronte della lotta al peste suina africana. Siamo fiduciosi in una riapertura fortemente attesa dall’intera isola e in particolare dal mondo delle campagne“.
Si tratta probabilmente, rimarca l’assessore Nieddu, dell’ultimo incontro prima del voto per la modifica alle attuali restrizioni, “su cui sarà chiamato a esprimersi, a metà dicembre, il comitato tecnico di cui fanno parte i rappresentanti degli Stati membri”. Quello di oggi, precisa l’esponente della giunta Solinas, “è stato un incontro interlocutorio. A differenza dei precedenti, tra cui il vertice che si è tenuto poco più di un mese fa, al centro della discussione odierna non sono stati i dati inerenti ai risultati raggiunti sugli obiettivi fissati dalle raccomandazioni europee formulate in seguito all’ultimo audit, ma abbiamo mosso i primi passi sul piano tecnico verso la proposta di revisione che verrà poi formalizzata e votata“.
La Sardegna, conclude, “ha rispettato tutte le richieste poste da Bruxelles, attraverso un percorso non facile, costato grandi sacrifici. La cancellazione dell’embargo sulle esportazioni degli animali e sulle carni suine è un passaggio che l’isola attende da tempo e che alla luce dei risultati raggiunti deve essere accordato senza più alcuna esitazione”.
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