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VIDEO| Emma Marrone presente ‘Il ritorno’: “Io come Teresa, troppi ‘no’ nella vita”

La cantante torna al cinema da protagonista assoluta, diretta da Stefano Chiantini

Pubblicato:17-10-2022 17:30
Ultimo aggiornamento:17-10-2022 17:31

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ROMA – Emma Marrone torna al cinema con ‘Il ritorno’ di Stefano Chiantini, prossimamente in sala. E lo fa con un film che racconta una storia di solitudine, di emarginazione, della ricerca di una tanto agognata seconda possibilità e del rifiuto della società attraverso Teresa, una mamma che tenta in tutti i modi di ricostruire un rapporto con suo figlio e reinserirsi nella società dopo 10 anni di carcere.

EMMA MARRONE: “SONO SCESA NEGLI INFERI DEL DOLORE”

Nei panni della protagonista assoluta c’è Emma. “Quando ho letto il copione mi sono resa conto che potevo mettermi alla prova e scendere negli inferi del dolore, dell’abbandono, dell’angoscia, dell’apatia e del fatto di non avere una possibilità nella vita. A volte nella vita le cose succedono perché qualcuno ci dà delle possibilità e a volte succedono perché nessuno ci dà una possibilità”, ha raccontato Emma, in occasione della presentazione del film ad Alice nella Città (sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema). “

EMMA MARRONE: “IO COME TERESA, TROPPI ‘NO’ NELLA VITA”

Mi sono calata completamente nel ruolo di una donna che non mi appartiene però certe sue sensazioni le ho provate quando nella mia vita mi sono state negate le possibilità. Ho trascinato sul set – ha proseguito la cantante e attrice – questo senso di non appartenenza al mondo questo senso di rifiuto continuo da parte degli altri e dalla vita che la sputa fuori dalla società e dalla famiglia. In Teresa ho rivisto la vita di tante donne ma anche di tanti uomini in una società poco inclusiva”. Il ruolo di Teresa ha richiesto un grande lavoro sul corpo. “Io mi metto sempre a disposizione dell’arte, anche se significa devastare quello che è la mia immagine. Quando ho scelto di fare ‘Il ritorno’ – ha raccontato l’artista – sapevo che sarei dovuta andare al Festival di Sanremo. Avevo dei capelli biondi lunghissimi, che ho dovuto tagliare male perché Teresa non si poteva permettere il parrucchiere delle star. Tutti mi dicevamo ‘e ora come fai con questo brutto taglio?’. Io ho sempre detto ‘a Sanremo vado con la mia canzone e non con i miei capelli’. Questa cosa che l’immagine deve stare al di sopra dell’arte deve finire, soprattutto in Italia. Solo con la verità si porta avanti il cinema e l’arte”.


EMMA MARRONE: “SONO COME UN ‘CONDOMINIO DI TANTE DONNE”

Non è la prima volta da attrice. Emma, infatti, ha debuttato nel film ‘Gli anni più belli’ di Gabriele Muccino e poi nella serie ‘A casa tutti bene’, sempre diretta da Muccino. “Preferisco vedere cinema e musica come due lavori completamente diversi, però quello che imparo lo distribuisco sia nel cinema sia nella musica. Alla base – ha detto Emma – sono due forme d’arte e quest’ultima ci insegna che tutto può convivere in un’unica persona. Credo di essere un ‘condominio’ di tante donne, che ogni tanto litigano e poi si fanno il caffè. Ho sempre bisogno di fare cose diverse perché sono tante cose diverse. Non è semplice – ha continuato – a volte vorrei essere mentalmente più semplice. Ho imparato che l’arte può essere lo sfogo per mettere d’accordo tutte le personalità che ho dentro di me”.

EMMA MARRONE: “SERVONO PIÙ RUOLI PRINCIPALI PER LE DONNE”

Per Emma, però, si tratta della prima volta sullo schermo da protagonista assoluta: “quando scelgo i progetti da fare non lo faccio in base al ruolo da protagonista, ma in base a cosa posso apportare al personaggio. In Italia sono pochi i film in cui le donne hanno un ruolo principale, sono sempre le mogli di qualcuno, l’amante o la compagna. È bello quando i registi scrivono dei ruoli dove le donne protagoniste e non co-protagoniste”. Per Chiantini “le donne hanno sempre poche opportunità, per questo mi piace raccontare personaggi femminili. Anche il prossimo mio film sarà tutto al femminile. Il regista ha voluto fortemente Emma per ‘Il ritorno’ “perché sarebbe stata capace di dare vita ed emozione a questo film. Lei è stata brava perché durante le lavorazioni del film ha dato sempre qualcosa in più alla storia rispetto a quello che gli veniva chiesto”. Per la cantante, invece, “la riuscita di questo film sta anche nell’abbraccio di tutta la troupe che mi ha supportata per affrontare questo progetto complicato in un momento della mia vita difficile”.

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