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Pd Marche: “Rimpasto paralizza Regione, Acquaroli si sbrighi”

I dem all'attacco del governatore alle prese con la sostituzione dei 3 assessori neo eletti in Parlamento. "Trascura le emergenze"

Pubblicato:17-10-2022 15:16
Ultimo aggiornamento:17-10-2022 15:19
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ANCONA – “Paralisi istituzionale in Regione. Acquaroli trascura le emergenze alluvione e caro bollette per ricomporre le beghe interne a Fratelli d’Italia”. E’ il nuovo affondo del gruppo regionale del Pd nei confronti della giunta marchigiana e del governatore Francesco Acquaroli alle prese con un rimpasto ‘obbligato’ dopo che tre assessori, sui sei presenti in giunta, sono stati eletti in Parlamento. “A quasi un mese dall’elezione in Parlamento dei tre assessori regionali Castelli, Carloni e Latini, la Regione è in preda a una drammatica paralisi istituzionale– continuano i dem marchigiani- Al presidente Acquaroli non è bastato bloccare l’attività della giunta per l’intera campagna elettorale lasciando liberi solo i tre assessori candidati di utilizzare a tale scopo i loro ruoli. I marchigiani sono costretti ad assistere a una nuova pantomima sulle sostituzioni che di fronte alle tante emergenze in corso (dal caro bollette all’alluvione, fino alla necessità di redigere il bilancio preventivo entro dicembre) rischia di danneggiare seriamente le Marche“.

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“ACQUAROLI SI SBRIGHI A TROVARE UN NUOVO NOME AL POSTO DI CICCIOLI”

A complicare ulteriormente il delicato equilibrio politico e territoriale dentro la maggioranza anche l’affaire Ciccioli con il capogruppo di FdI in consiglio regionale che ha visto precipitare le sue (alte) chance di entrare nell’esecutivo dopo le discusse parole sulle vittime dell’alluvione espresse nel corso dell’ultima seduta consiliare. “Acquaroli si sbrighi a trovare un nuovo nome- concludono- E’ chiara la volontà di inserire un esponente anconetano di Fdi per lanciare la corsa del centrodestra alle elezioni amministrative del 2023. Ancora una volta Acquaroli continua a gestire la Regione badando solo agli interessi della sua parte politica. Se invece c’è dell’altro e le inspiegabili lungaggini per il rinnovo della giunta fossero dovute a veti e ricatti politici tra i diversi partiti della maggioranza o addirittura tra le varie aree di FdI crediamo che il presidente Acquaroli debba trovare il coraggio di spiegare ai marchigiani come stanno le cose. In ballo c’è il futuro delle Marche e non possiamo lasciare che venga affossato da assurde beghe di partito”. In quota Lega invece appaiono già abbastanza definiti gli ingressi in giunta dei consiglieri Andrea Maria Antonini e Chiara Biondi al posto di Mirco Carloni e Giorgia Latini.


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