BOLOGNA -Dalle immersioni, nella piscina dello stadio ma anche in mare aperto, degli studenti del laboratorio di Subacquea scientifica alle osservazioni sul campo, fatte sullo Stromboli, di quelli del corso di Vulcanologia e Rilevamento del Vulcanico. L’Alma mater mette in mostra “L’Unibo che non ti aspetti”: questo il titolo della mostra fotografica allestita a Palazzo Poggi, nell’atrio dell’ingresso della biblioteca universitaria, che sarà visibile fino al 2 novembre.
Gli scatti riguardano le diverse situazioni in cui si cimentano studenti e ricercatori dell’Ateneo negli spazi dell’Università ma anche in altri luoghi del mondo e sono stati raccolti in occasione della settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (24-28 ottobre). Spesso si tratta di foto scattate nel corso di sopralluoghi ed ispezioni del servizio di prevenzione anti-infortuni dell’università.
Le cose, come spiegano i curatori della mostra, non vanno male: frequenza e gravità degli infortuni sono piuttosto basse. “I maggiori rischi? Tra coloro che lavorano con gli animali, quindi Veterinaria, ma ovviamente anche chi frequenta Scienze motorie“, spiega la responsabile del servizio di prevenzione e protezione Rossella Serra. “In questa mostra- sottolinea all’inaugurazione della mostra la vicaria del rettore Simona Tondelli– vediamo diversi e inaspettati luoghi di lavoro nell’Ateneo. Noi vogliamo dare il senso di come viene trattata in Università la sicurezza del lavoro: non come un obbligo ma come il modo stesso di fare le cose qui”.
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