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La sottosegretaria Todde: “Gender pay gap? Guadagnavo il 20% in meno dei miei colleghi”

La sottosegretaria al Mise, ingegnera e ex Ad di Olidata

Pubblicato:17-10-2019 17:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:50

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ROMA – “Io sono un’ingegnera e sono stata amministratrice delegata di una quotata (Olidata, ndr). Sulla disparità nella retribuzione posso dire che io guadagnavo il 20% in meno rispetto ai miei colleghi maschi e, nonostante le rimostranze, era considerata una cosa scontata. Nel privato purtroppo è normale che ci sia questo tipo di discriminazione. Per questo bisogna lavorare su misure di trasparenza e certificazione per le aziende, per far emergere modelli di società virtuose sul tema della parità di genere”. 

Lo ha detto la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde, intervenendo all’evento organizzato oggi pomeriggio a Roma dalla rete di 50 associazioni #InclusioneDonna ‘Meno occupate, meno pagate. Donne e lavoro in Italia’.

“PIÙ POSTI IN ASILI NIDO E AZZERAMENTO RETTE”

“Rispetto alle misure che il Governo vuole varare sugli asili nido intendiamo lavorare in due direzioni: sull’incremento dell’offerta di posti disponibili, specialmente al Sud dove c’è più necessità per il tasso di dispersione dell’occupazione femminile; e, con le Regioni, vogliamo arrivare ad azzerare le rette a partire dal 2020-21 per le fasce più deboli, dando più strumenti alle donne per restare a lavoro, perché troppo spesso la discriminazione avviene quando la donna ha figli”.


Così la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde, nel suo intervento all’evento organizzato oggi pomeriggio a Roma dalla rete di 50 associazioni #InclusioneDonna ‘Meno occupate, meno pagate. Donne e lavoro in Italia’.

Due i temi centrali per la sottosegretaria in quota M5S: i modelli culturali di riferimento e il tema di ciò che le donne possono fare per le altre donne. “Occorre proporre alle ragazze tra i 13 e i 17 anni modelli culturali che le convincano che possono accedere alle materie scientifiche- spiega Todde- Poi, da amministratrice delegata di una quotata ho notato che è difficile che una donna assuma un’altra donna, anche perché spesso è difficile trovarne che si propongano per un certo tipo di posizione. Fermo restando che i criteri di eccellenza sono inderogabili- conclude la sottosegretaria- se noi stesse siamo le prime a non darci delle opportunità perché dovrebbero farlo gli altri?”.

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