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Pa e digitale, pubblicata la bozza delle nuove linee guida per la documentazione

Lisi (Anorc Professioni): "Ora maggiore sistematicità, daremo il nostro contributo"

Pubblicato:17-10-2019 14:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:50

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ROMA – A sei anni dall’ultimo aggiornamento, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) rinnova le regole tecniche per la documentazione apportando, di fatto, un nuovo, importantissimo contributo per l’annunciata e attesa rivoluzione della PA digitale. AgID si è fatta promotrice della pubblicazione sul sito docs.italia.it  del documento che contiene la bozza delle Linee Guida che andranno a sostituire l’apparato dei tre DPCM risalenti al 2013.

Queste, così come previsto dall’art. 71 del CAD, saranno sottoposte a consultazione pubblica per poi ricevere, prima della definitiva pubblicazione, i pareri alle Amministrazioni competenti, del Garante per la protezione dei dati personali e alla Conferenza unificata. Nell’attuale fase, dunque, gli addetti ai lavori potranno avanzare le loro osservazioni.

“Queste linee guida si attendevano da molto tempo- ha dichiarato l’Avv. Andrea Lisi, esperto di digitale e privacy e presidente di Anorc Professioni- anche perché si era fermi al 2013 mentre la tecnologia informatica e i sistemi tendono a cambiare con una certa rapidità. Sicuramente si è raggiunta una maggiore sistematicità e un maggiore coordinamento tra le varie regole tecniche. Come Anorc Mercato e Professioni- ha infine assicurato- interverremo per puntualizzare alcuni concetti”. 


“La consultazione pubblica rappresenta il momento ufficiale per poter intervenire, secondo le modalità che indicherà la stessa Agenzia”, ha detto l’Avv. Luigi Foglia, segretario generale Anorc, spiegando che “questa fase riveste perciò un ruolo cruciale, in quanto AgID ‘ragiona’ correttamente su materie che conosce bene, ma, come è ovvio, non ha quell’esperienza ‘sul campo’ che possono apportare gli operatori del settore: noi come Associazione possiamo far valere la nostra esperienza decennale in ambito di formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici, dicendo la nostra”.

“AgID- ha concluso Foglia- farà poi le dovute valutazioni del caso, giudicando cosa sia possibile implementare o meno, lavorando, anche alla luce delle nostre osservazioni, alla stesura definitiva. Attendiamo con ansia quello che sarà un momento di aggiornamento importantissimo per il settore”. “Diverse sono le aspettative sul contenuto del testo- ha commentato con una nota Alessandro Selam, Direttore di Anorc- qualora, in particolare, fosse presente l’accettazione dell’interpretazione comunitaria sul valore del sigillo elettronico, Anorc si dichiarerebbe particolarmente soddisfatta. E’ importante che sia presa in considerazione la necessità, più volte manifestata da parte dalla nostra Associazione, di riconoscere anche in Italia il valore legale che è affidato dalle norme europee al Sigillo Elettronico. Utilizzo di tale strumento- ha concluso- consentirebbe di riconoscere all’ente (persona giuridica) la paternità dell’oggetto digitale”.

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