NEWS:

SCHEDA | Se lo spread sale rischiano solo i nuovi mutui

Cosa può succedere ai mutui se la tensione finanziaria continua?

Pubblicato:17-10-2018 17:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:41

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Spread, mutui, tassi… la sessione di bilancio agita il mercato dei titoli. E mette a dura prova anche l’economia familiare. Ma spesso si tratta di timori eccessivi. L’aumento dello spread ha un impatto sul costo che gli italiani pagano sui mutui? Sicuramente non ce l’ha sui mutui già contratti a tasso fisso. Questo è anche il motivo per il quale il mutuo a tasso fisso costa più del variabile, proprio perchè consente al cliente di mettersi al riparo dalle fluttuazioni.

Se le tensioni proseguiranno anche i tassi saliranno

Diverso è il discorso per i mutui a tasso fisso che verranno stipulati in futuro, infatti se le tensioni proseguiranno anche i tassi saliranno, dopo anni di ribasso, ma non per effetto dello spread quanto del tasso Irs, che è l’indice interbancario che influisce su questo tipo di prodotto.

Cosa accadrà ai mutui a tasso variabile

E i mutui a tasso variabile? Questi sono soggetti alle oscillazioni dell’Euribor e del tasso Bce. Il primo è il tasso medio delle transazioni finanziarie in euro che c’è tra le principali banche europee, fermo da tempo su valori negativi e per ora non sembra risentire della volatilità del differenziale Btp-Bund. I rischi vengono nel caso in cui la Bce dovesse alzare i tassi (forse tra un anno) alle banche che depositano la liquidità in eccedenza presso l’istituto di Francoforte.


L’incognita della crisi finanziaria e il rischio di un giro di vite dalle banche

Gli economisti Greta Ardito e Mario Lorenzo Janiri lo spiegano in un fact checking su lavoce.info: “Apparentemente non esistono motivi per cui lo spread Btp-Bund dovrebbe avere effetti sugli indici Euribor, pertanto anche i mutui a tasso variabile già stipulati sembrano al riparo dalle montagne russe subite dai rendimenti dei titoli di stato italiani”, scrivono.

La crisi finanziaria è l’altra variabile: in questo periodo potrebbe nascere da una mancanza di fiducia portando le banche a stringere sulla liquidità. Insomma, alla fin fine, a risentire dello spread sono i mutui a tasso variabile che verranno contratti in futuro perchè chiaramente le banche dovranno corrispondere interessi più alti sulle loro obbligazioni e il costo del denaro si rifletterà inevitabilmente sui risparmiatori.

Leggi anche:

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it