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Polimeni (Umberto I): “Il cronoprogramma dei lavori sarà lungo”

"Una sfida farli mantenendo attività assistenziali"

Pubblicato:17-10-2017 13:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:47

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ROMA –  Un cronoprogramma dei lavori “molto lungo”, un intervento “non esaustivo”, il tutto “mantenendo le attività assistenziali”. Il commissario dell’Umberto I, Joseph Polimeni, fa così il punto della situazione con l’agenzia Dire a proposito della ristrutturazione del Policlinico romano, a margine del Convegno ‘Quality and Safety Day’, sulla sicurezza del paziente. “La componente strutturale è un elemento importante che deve essere vista nella sua complessità- ha detto Polimeni- Negli ultimi anni ci sono stati interventi a tampone, che vanno bene per gestire le urgenze, ma quello che manca è una visione complessiva di percorso di ristrutturazione. Per poter dare gambe a questo importante percorso, che il mio predecessore ha messo in campo, c’è bisogno di finanziamenti che sono stati stanziati, ma che ancora non sono contabilmente presenti nella disponibilità dell’azienda. Quello è un prerequisito per andare avanti, pur sapendo che l’intervento di ristrutturazione, per il quale sulla carta sono stati stanziati più di 230 milioni, sono finanziamenti che coprono 17-18 padiglioni su 58″.

I lavori “andranno fatti garantendo la continuità assistenziale. Questo è un altro limite. Ristrutturare l’ospedale avendolo libero è un conto, farlo mantenendo una continuità assistenziale è un altro conto. Ho aperto diversi ospedali, ne conosco in Italia e all’estero. Poter agire su una struttura vuota da delle garanzie migliori”. Polimeni ha parlato di un intervento programmato “importante, che dovremo portare a termine. Ma non sarà esaustivo. Il cronoprogramma sarà molto lungo, fare lavori mantenendo l’attività assistenziale è veramente una grande sfida”.

Più ricavi per piano efficientamento

Un’azienda che sia più attrattiva per aumentare i ricavi. Questo deve essere l’obiettivo del Policlinico Umberto I di Roma secondo il nuovo commissario straordinario Joseph Polimeni. “Piu che piano di rientro parlerei di piano di efficientamento delle aziende- ha detto Polimeni- La Regione Lazio ha 6 aziende andate in piano di efficientamento, l’Umberto I è una di queste. Dobbiamo agire sul conto economico, che deve prevedere una azione sia sul lato dei ricavi, sia sul lato dei costi”.


Per Polimeni “l’Umberto I oltre che lavorare sui costi, e sicuramente lo si può fare perché qualche spreco c’è ancora e si può limare ulteriormente, il suo grande obiettivo credo sia lavorare sull’incremento dei ricavi, del fatturato. Lo si fa cercando di essere più attrattivi possibile, cercando di dare risposte di qualità ai cittadini”. Importante, spiega Polimeni, “l’innovazione tecnologica. Questa azienda non ha per esempio la chirurgica robotica, non ha una Pet, la tomografia a emissione di positroni. È chiaro che perdiamo potenziali pazienti. Dobbiamo aumentare l’attività. Quindi, una delle sfide per il piano di efficientamento aziendale è incrementare l’attività calibrandola su aspetti di alta specializzazione che è un po’ la mission di questa azienda”.

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