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Arrestato Gabriele Gatti, per 30 anni simbolo di San Marino

SAN MARINO - Il sammarinese più conosciuto fuori

Pubblicato:17-10-2015 13:10
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:39

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gabriele gattiSAN MARINO – Il sammarinese più conosciuto fuori confine e considerato, fino a pochi anni fa, come l’uomo più potente del paese ora in carcere. Anche Gabriele Gatti, 30 anni ai vertici della Dc del Titano, alla fine è finito nel ciclone dell’inchiesta nata dall’affaire Conto Mazzini, denominata la tangentopoli sammarinese. L’arresto risale a questa mattina quando, a bordo di una Panda gialla, è arrivato nel Carcere dei Capuccini a San Marino Città ed è stato preceduto da lunghe perquisizioni nella sua abitazione e nel suo ufficio. Sul capo di Gatti pendono accuse che vanno dal riciclaggio alla corruzione fino all’associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio: il commissario della Legge Alberto Buriani, a capo del pool di magistrati che sta conducendo le indagini, lo ritiene responsabile di condotta illecita dal 1999 fino ad oggi e il rischio di inquinamento delle prove e la reiterazione del reato di riciclaggio sono i motivi che lo hanno portato alla detenzione preventiva in carcere.

Segretario di Stato per gli Affari esteri per 16 anni, dall’86 al 2002, Gatti è uomo-simbolo degli anni d’oro di una San Marino riconosciuta allora come Paradiso fiscale, etichetta da cui oggi il Paese cerca di liberarsi attraverso sforzi di adeguamento normativi e istituzionali compiuti.

Gatti è stato eletto ininterrottamente al Consiglio Grande e Generale a partire dalle elezioni del 1978 nelle file del Pdcs, partito Democratico cristiano sammarinese, per non ricandidarsi, per la prima volta, nell’ultima tornata elettorale del 2012. La sua attività politica è stata ad alti livelli fino ad allora: ha ricoperto il ruolo di segretario di Stato per le Finanze nel 2008 per poi dimettersi, per volontà del suo stesso partito e degli alleati, nel 2010, nel 2011 è stato Capitano Reggente, ovvero capo di Stato di San Marino.


Gatti è il terzo uomo politico finito ai Capuccini dopo gli ex segretari di Stato Claudio Podeschi e Fiorenzo Stolfi, tutti coinvolti nell’inchiesta legata al Conto Mazzini. Il suo arresto giunge proprio alla vigilia del relativo maxi-processo che si aprirà lunedì mattina al Kursaal. Processo rispetto cui il Pdcs, di cui lo stesso Gatti è stato leader indiscusso per decenni, si costituirà parte civile.

di Cristina Rossi – giornalista professionista

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