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Uganda, Presidente Afron: “L’onlus compie 10 anni, la lotta al cancro continua”

La storia della fondazione di Afron e delle sue attivita' per l'Uganda e' raccontata nel libro 'Non staro' a guardare

Pubblicato:17-09-2020 08:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:54

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ROMA – “Ne’ l’emergenza Covid-19 ne’ questi lunghi mesi di lockdown sono riusciti a fermare il nostro impegno in Uganda, per sensibilizzare e assicurare diagnosi e cure certe a donne e bambini affetti dal cancro”.

Cosi’ la presidente Tiziana Andriani ha salutato gli ospiti che hanno partecipato alla serata di ieri, organizzata all’Orto Botanico di Roma per festeggiare i dieci anni di attivita’ di Afron-Oncologia per l’Africa Onlus.

“Questo evento avrebbe dovuto tenersi il 10 maggio, ma per ovvi motivi abbiamo dovuto rimandare” ha spiegato la sua presidente e fondatrice accogliendo il ristretto gruppo di soci e sostenitori che, muniti di mascherine, hanno celebrato i primi 10 anni dell’associazione nell’accogliente cornice del parco romano.


Un modo per rispettare le misure anti-Covid, con cibo e bevande servite in confezioni di cartone monouso e calici di vetro, modalita’ che strizzano l’occhio tanto alle norme igienico-sanitarie quaanto all’ambiente.

Nel suo discorso, ringraziando coloro che hanno creduto e sostenuto Afron dal 2009, la presidente ha ricordato i principali traguardi “raggiunti insieme”: “Sono 800.000 le persone coinvolte nelle campagne di sensibilizzazione sui tumori- ha detto Andriani- a cui si aggiungono 16.193 donne sottoposte a screening ginecologici gratuiti, 224 bambini sottoposti a screening per l’identificazione del linfoma di Burkitt, 88 bambini beneficiari di cure oncologiche gratuite, 1.109 minori coinvolti in attivita’ di supporto ludico-ricreativo.

Poi- ha continuato la responsabile- sono state organizzate 278 sessioni di supporto psicologico per 2.034 piccoli pazienti e loro familiari. Ben 43 i medici partiti dall’Italia in missione umanitaria, mentre un medico ugandese grazie ad Afron si e’ specializzato in ginecologia ed ostetricia”.

Andriani ha proseguito: “Tramite il nostro supporto siamo riusciti ad introdurre cure chemioterapiche in un ospedale ugandese e costruito al suo interno una casa accoglienza per le donne malate di cancro.

Infine, solo pochi mesi fa abbiamo realizzato ‘Il cinema del sorriso’ in un ospedale nel nord dell’Uganda”.
Attivita’ che guardano a 360 gradi alla sensibilizzazione sul tema dei tumori femminili e sul linfoma di Burkitt nei piu’ piccoli, l’importanza della diagnosi precoce, la certezza di cure sostenibili e di qualita’ e infine, in partnership con governo, rete diplomatica, centri medici e attori della societa’ civile locale, Afron ha cercato di “garantire quel diritto alla salute che spesso diamo per scontato, ma che in tanti Paesi come l’Uganda non lo e’ affatto”.

Una questione che e’ tornata all’attenzion con l’attuale pandemia di Covid-19, e che in Uganda secondo Andriani “ha causato effetti collaterali disastrosi. Il cancro pero’ non va in quarantena per questo non abbiamo smesso di lavorare”.La storia della fondazione di Afron e delle sue attivita’ per l’Uganda e’ raccontata nel libro ‘Non staro’ a guardare. Storia di una rinascita’, edito da Edizioni Magi. Il libro e’ acquistabile sul sito www.magiedizioni.com e il ricavato sara’ interamente devoluto ai progetti in Africa.

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