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Renzi: “Il nuovo partito si chiama Italia viva. Con me più di 40 parlamentari”

Domani i nomi di chi ci sta. E dice: "Rientreranno dei parlamentari dall'ala sinistra. Quelli che non mi sopportavano"

Pubblicato:17-09-2019 17:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:42

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ROMA – “Il nome della nostra nuova sfida si chiama Italia Viva”. Lo dice Matteo Renzi nel corso della registrazione di Porta a Porta.

Il nome a quanto pare non sarebbe originale: lo ha già usato Walter Veltroni per la campagna elettorale del 2008. Nella foto il pullman della campagna con la scritta.



“CON NOI PIU’ DI 40 PARLAMENTARI, 25 DEPUTATI E 15 SENATORI, UN SOTTOSEGRETARIO”

“I parlamentari glieli ho lasciati tutti di là a Zingaretti. Basta con questa storia che se faccio una cosa io c’è sempre un retropensiero“, aggiunge Renzi. Ma per Zingaretti ha solo buone parole: “Resta un amico amico. Gli auguro ogni bene. Non ho nessuna polemica da fare con lui”. Lo dice Matteo Renzi, parlando “ormai da ex”, nel corso della registrazione di Porta a Porta.

“Sono più di 40 i parlamentari che stanno con noi. 25 deputati e 15 senatori. Domani pomeriggio renderemo noti i nomi. Ci sarà un sottosegretario, non due”, dice ancora Renza a Porta a Porta.

“SINDACI E GOVERNATORI NON ADERISCANO, A COMINCIARE DA NARDELLA”

“Stanno aderendo in migliaia. Quanto ai sindaci delle grandi citta’ e ai governatori, fanno bene a non aderire. E’ bene che restino la’ dove sono, a cominciare dal mio amico fraterno Dario Nardella. Ha fatto benissimo a non aderire. Questa non è un’operazione per portar via amministratori“, dice ancora Renzi nel corso della registrazione di Porta a Porta.

“RIENTRERANNO PARLAMENTARI DA SINISTRA… FACCIANO D’ALEMA E BERSANI”

“Svelo il segreto di Pulcinella. Rientreranno dei parlamentari dall’ala sinistra. Quelli che non mi sopportavano”, dice Renzi nel corso della registrazione di Porta a Porta. A Bruno Vespa che gli chiede se sta dando una notizia, Renzi risponde: “Chi sono io per poter dire cosa faranno D’Alema e Bersani? Faccia fare a loro, per carità di dio…”.

“BERSANI CANDIDATO CONTRO PD E HA VINTO SALVINI, MA SCURDAMMOCE PASSATO”

“La Ditta non mi riconosceva come uno dei suoi. Un po’ ci ho anche sofferto. Ma abbiamo fatto anche tante cose belle, a cominciare dai diritti civili, dai miliardi messi sulle periferie, all’idea di pagare le tasse… Potrei stare ore qui a dire cose di sinistra”, dice Matteo Renzi nel corso della registrazione di Porta a Porta nel rispondere a Pier Luigi Bersani che gli rimprovera di aver aperto le porte alla destra. Renzi aggiunge: “Può darsi che io non mi sia integrato e che mi abbiano espulso. Ma io vengo in pace anche con Bersani. Lui si è candidato alle elezioni contro di noi e ha vinto Salvini. Dopo di che è il passato. Quel che è stato è stato, scurdammoce o passato”.

“VOGLIO BENE AL POPOLO PD, MA LITIGI E POLEMICHE ERANO DIVISIONI”

“Voglio molto bene al popolo del Pd per sette anni ho cercato disperatamente giorno dopo giorno di dedicare loro la mia esperienza politica. Dopo di che i litigi, le polemiche, le divisioni erano la quotidianità”, afferma Renzi.

“NON FACCIAMO LE VERGINELLE, OPERAZIONE DI PALAZZO MANDARE A CASA SALVINI”

“Parlare di scissione dà l’idea di un’operazione di palazzo. Intendiamoci, non facciamo le verginelle. C’è anche quella: è stata un’operazione di palazzo mandare a casa Matteo Salvini“, aggiunge Renzi.

“SALVINI HA DETTO ‘PIENI POTERI’, COME MUSSOLINI E HITLER”

Matteo Renzi nel corso della registrazione di Porta a Porta rivela un particolare della scelta di sostenere il governo con M5s. “Mi ha colpito una cosa: mia moglie è una persona molto sobria. Non è una che ama apparire. Ma io ho ben presente Agnese i primi giorni di agosto dire col cellulare in mano: ma davvero Salvini ha detto che vuole pieni poteri? Pieni poteri è una parola che in Italia ha utilizzato Mussolini e in Germania ha utilizzato Hitler”, dice Renzi. “In nome dell’interesse del paese, del no all’Iva, della visione europeista facciamo un accordo contro Salvini“, aggiunge Renzi.

“NON MI RIMPROVERO DI NON AVER FATTO ACCORDO CON M5S NEL MARZO 2018”

“Se noi nel marzo del 2018 avessimo fatto l’accordo coi no Tav, coi no vax, coi no Tap saremmo spazzati via. Non ho niente da rimproverarmi” sulla scelta di non fare l’accordo con il M5s. Lo dice Matteo Renzi nel corso di Porta a Porta. “Oggi loro sono cambiati. Sulla Tav si va avanti, e cosi’ anche sulla Tap e sui no vax. Noi con loro abbiamo fatto l’accordo sul no tax. Perchè per colpa di Salvini l’Iva sarebbe aumentata”, aggiunge.

“HO CHIAMATO DI MAIO, NON DISCUTO PROGRAMMA DI GOVERNO”

“Io al tavolo non mi siedo nè con Zingaretti nè con Di Maio. Per me vale il programma di governo e io sono impegnato a sostenere il governo”, dice Matteo Renzi nel corso della registrazione di Porta a Porta. Ma lei può sempre staccare la spina, gli fanno notare. “Mi raccomando, sempre grande entusiasmo. Io voglio staccare la spina? Caspiterina l’ho messa io, la spina dentro. L’ho detto al segretario Di Maio che ho chiamato ieri sera. Mi ha fatto un po’ effetto chiamarlo. Mi sembra che sia la prima telefonata tra noi”.

Renzi aggiunge: “Per me questa legislatura va al 2023, e deve eleggere il presidente della Repubblica. Ha un mandato programmatico chiaro e a me non interessa rimettere in discussione gli assetti”.

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