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Disabilità, tappa a Tricarico per i cavalieri dei Padri Trinitari

La carovana di cavalieri speciali dell’Opera dei Padri Trinitari è partita il 14 settembre da Venosa per raggiungere Bernalda sabato 21

Pubblicato:17-09-2019 13:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:42
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POTENZA – Ha fatto tappa ieri a Tricarico (Matera) ‘Viaggio a cavallo’, la carovana di cavalieri speciali dell’Opera dei Padri Trinitari partita il 14 settembre da Venosa per raggiungere Bernalda sabato 21. Il gruppo costituito da circa venti persone, di cui 15 ragazzi dei centri di riabilitazione di Bernalda e Venosa e cinque accompagnatori-operatori, sta attraversando alcuni paesi lucani su antichi tratturi per un totale di circa 270 chilometri, 35 per ogni tappa. A guidarli Franco Castelgrande, responsabile delle attività di ippoterapia che i ragazzi svolgono tutto l’anno nei centri di riabilitazione. 

Maschito, Ripacandida, Albano di Lucania, San Chirico Nuovo, Tricarico, Castelmezzano, Stigliano, Aliano, Sant’Arcangelo e infine Bernalda. Queste le comunità che accolgono i viandanti per questa undicesima edizione, offrendo ospitalità ma anche calore e amicizia. A Tricarico, ad attendere i viaggiatori nella villa comunale, l’associazione Puc (Paesi uniti clown) che opera all’interno del centro di riabilitazione Don Gnocchi insieme ai bambini e a intere famiglie, al vicesindaco Matteo Martelli e al parroco don Giuseppe Molfese, che ha parlato della diversità come “ricchezza” e “dono”. 

La festa si è poi spostata al Convento del Carmine, dove i ragazzi hanno incontrato il vescovo di Tricarico Giovanni Intini e hanno gustato pietanze locali preparate dai volontari della Caritas diocesana. I cavalieri hanno ripreso il loro cammino questa mattina, pronti per una nuova destinazione. “Ogni tappa è un successo, una soddisfazione”, spiegano gli organizzatori che hanno deciso di chiamare questo viaggio Nike, come la dea greca della vittoria: “Per i nostri ragazzi ogni giorno è un viaggio, una tappa, una conquista e quindi una vittoria”.

CASTELGRANDE: ESPERIENZA VITA BELLISSIMA

“La tipicità del nostro viaggio è che ogni volta è sempre diverso. Siamo partiti da Venosa, dove abbiamo ricevuto la benedizione del vescovo, poi Maschito e Ripacandida, il parco avventura di Albano, San Chirico, dove siamo stati accolti dai bambini delle scuole elementari con un calore indescrivibile”. Così alla Dire Franco Castelgrande, responsabile dell’attività di ippoterapia ai centri di riabilitazione Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, racconta l’esperienza di Viaggio a cavallo che ogni anno coinvolge gli ospiti delle strutture. Cavalieri speciali che “montano il cavallo anche per quattro o sei ore di seguito – spiega Castelgrande – arrivando alla meta sempre freschi e accolti con tanto calore”. Eppur non manca qualche inconveniente. “Abbiamo dovuto oltrepassare un territorio a volte aspro, siamo stati attaccati – confessa – da uno sciame di vespe, ma siamo riusciti ad affrontare ogni difficoltà con il sorriso. La tappa di Tricarico – continua – è importante per noi perché sede vescovile: abbiamo incontrato il vescovo con il vicesindaco che si è fatto in quattro per non farci mancare nulla, insieme al parroco don Giuseppe”. Ultima tappa Bernalda, sabato 21 settembre: con i cavalieri di Bianca Lancia i ragazzi saranno impegnati in giochi medievali vestiti con costumi antichi. “Ogni viaggio – conclude Castelgrande – è il viaggio sempre molto diverso, con tante cose belle da vedere: un’esperienza di vita bellissima”.

VESCOVO TRICARICO: ACCOGLIERE È DOVERE

“Accogliamo questi viaggiatori speciali che hanno bisogno di tutta la nostra cura e la nostra attenzione”. Sono le parole con cui il vescovo della diocesi di Tricarico (Matera), Giovanni Intini, si è rivolto ai partecipanti del Viaggio a cavallo da Venosa a Bernalda organizzato dall’istituto dei Padri Trinitari, giovani ospiti dei centri di riabilitazione accompagnati dagli operatori delle strutture. 

Nella tappa nel centro Materano, il vescovo li ha accolti al convento del Carmine dove si è svolta una festa di benvenuto organizzata dalla Caritas, alla presenza del vicesindaco e dell’associazione Puc (Paesi uniti clown). “Per la comunità cristiana l’accoglienza è sempre e comunque un dovere – ha sottolineato il vescovo – ma accogliere gli ultimi, le persone più deboli, è veramente un gesto d’amore che non serve tanto a chi è accolto ma a chi accoglie. Farà sicuramente crescere noi, facendoci essere sempre più attenti verso le persone deboli. Il ruolo della chiesa sul territorio, come dice papa Francesco, è quello di ospedale da campo dove – ha concluso – chi ha bisogno può ricevere il primo soccorso e poi piano piano, in cammino, bisogna migliorare questa accoglienza e renderla più specifica secondo i bisogni di tutti”.

BRUNO: È STRUMENTO EDUCATIVO

“La passeggiata a cavallo, tra le tante iniziative sportive che i nostri ragazzi svolgono nei nostri centri di riabilitazione, come il calcio e la pallacanestro, è la più importante perché consente ai ragazzi di uscire sul territorio dopo un lungo periodo di preparazione, necessario anche per permettere di trovare il cavallo più adatto a ogni partecipante”. Savino Bruno, educatore dei centri di riabilitazione dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda, spiega alla Dire i risvolti dell’attività di ippoterapia e dell’esperienza di Viaggio a cavallo che quest’anno si svolge dal 14 al 21 settembre, da Venosa a Bernalda. Ieri la tappa di Tricarico (Matera). Di questo percorso, che non mette in gioco solo abilità fisiche, aspetto di particolare rilievo per Bruno è “il contatto con la gente, con altri sapori e odori, che sviluppano la capacità di relazionarsi con l’altro. Ogni edizione i ragazzi sono protagonisti insieme ai loro cavalli. È un programma riabilitativo ed educativo di cui siamo molto orgogliosi”.

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