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Esplosione in una raffineria dell’Eni. Allarme rientrato, ma la Regione ‘bacchetta’

Eni conferma che questa mattina alle ore 6:30 circa si è verificata una esplosione limitata solo a una parte di una linea dell’impianto di gassificazione della raffineria a Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia)

Pubblicato:17-09-2019 12:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:42
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MILANO – Eni conferma che questa mattina alle ore 6:30 circa si è verificata una esplosione limitata solo a una parte di una linea dell’impianto di gassificazione della raffineria a Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia). L’evento non ha avuto alcuna conseguenza per le persone impiegate negli impianti e ha generato una certa fumosità che si è esaurita nell’arco di dieci minuti. Non si è verificato alcun incendio. Verificate le condizioni di sicurezza, l’allarme è cessato dopo circa un’ora. sono in corso le valutazioni per quantificare i danni. La raffineria è in esercizio regolare.

ALLARME RIENTRATO MA REGIONE ‘BACCHETTA’

“Non sono state date indicazioni alla popolazione anche perchè l’allarme già alle 7.30 era rientrato completamente. L’unica criticità registrata è stata il ritardo con cui Eni ha comunicato l’evento alle autorità interessate, secondo i protocolli vigenti. Eni si è già scusata ma sulle procedure di sicurezza non vi possono essere né certezze né ritardi”. È il commento dell’assessore all’Ambiente lombardo Raffaele Cattaneo. “Dalle informazioni che abbiamo raccolto fino a questo momento da Eni, Arpa e dagli uffici della direzione Ambiente di Regione Lombardia, è esploso un contenitore sotto pressione dell’area del gassificatore, senza generare fiamme, ma solo una potente onda d’urto”, spiega Cattaneo, secondo il quale si è trattato comunque “di un evento circoscritto che è durato in tutto 10 minuti- dice- e dopo un’ora l’allarme era già rientrato”.

L’assessore poi spiega come siamo in corso le verifiche di Arpa sul posto “e al momento- assicura- non sono state segnalate situazioni che possano a particolari criticità”. Secondo l’assessore, è significativo che l’attività della raffineria sia regolarmente in corso. “L’unico danno al momento registrato sarebbe la rottura di una vetrina nel centro di Sannazzaro“, afferma Cattaneo, che rende noto come nei 10 minuti successivi allo scoppio ci sianno state alcune emissioni, ma “l’Arpa sta verificando se hanno avuto ricadute che possono generare qualche preoccupazione, e al momento si ritiene di no”. Insomma, “tutti gli elementi che abbiamo vanno nella direzione di una situazione sotto controllo non ha provocato conseguenze gravi” ricorda l’assessore e l’accaduto va valutato “nelle sue cause e nei suoi effetti, ma- precisa- al momento rappresenta un episodio circoscritto”. 


Questo non è il primo incidente della raffineria, che ha già due precedenti del dicembre 2016 e del febbraio 2017, come segnalato dal gruppo consiliare grillino a Palazzo Pirelli. “Fortunatamente non ci sono stati feriti” commenta il consigliere lombardo del M5S Massimo De Rosa, “siamo però stufi di trovarci a commentare l’ennesima tragedia mancata”. Evidentemente a detta di De Rosa “vi sono dei problematiche legate all’impianto delle quali al momento non siamo a conoscenza, ma sulle quali abbiamo il dovere di indagare”, ed è “per questo motivo- continua il pentastellato- che sottoporremo la questione al ministro dell’Ambiente”, perché “non è possibile che un polo così importante vada avanti ad incidenti”. Allo stesso tempo il M5s lombardo fa sapere di studiare quali atti portare avanti in sede regionale, “dopodiché chiederemo ad Arpa di effettuare controlli al suolo con bioindicatori di modo sia possibile valutare le ricadute di questi incidenti sul territorio circostante– aggiunge De Rosa in chiusura- infine cercheremo di capire come muoverci, a livello di commissione Ambiente, per valutare la possibilità di un sopralluogo alla raffineria stessa.

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