NEWS:

Renzi, Conte: “Sono perplesso sulla scelta dei tempi, meglio se accadeva prima”

Conte è stato informato da Renzi ieri sera. E dice la sua: "Rimane singolare la scelta dei tempi di questa operazione, annunciata subito dopo il completamento della squadra di governo"

Pubblicato:17-09-2019 10:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:42

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Il presidente Conte ha ricevuto, ieri sera, una telefonata dal senatore Matteo Renzi, che lo ha informato della sua intenzione di lasciare il Pd e di formare nuovi gruppi autonomi in Parlamento. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

Matteo Renzi lascia il Pd: “Nel partito manca una visione del futuro, con me 30 parlamentari”

Il presidente Conte, nel corso della telefonata, ha chiarito di non volere entrare nelle dinamiche interne a un partito. Ha però espresso le proprie perplessità su una iniziativa che introduce negli equilibri parlamentari elementi di novità, non anticipati al momento della formazione del governo. A tacer del merito dell’iniziativa, infatti, rimane singolare la scelta dei tempi di questa operazione, annunciata subito dopo il completamento della squadra di governo. Ieri hanno giurato, infatti, i viceministri e i sottosegretari. Se portata a compimento prima della nascita del nuovo esecutivo, questa operazione, niente affatto trascurabile, avrebbe assicurato un percorso ben più lineare e trasparente alla formazione del governo.


Renzi non sta sereno, se ne va dal Pd e punta al PdR

Il Presidente incaricato avrebbe potuto disporre di un quadro di riferimento più completo per valutare la sostenibilità e la percorribilità del nuovo progetto di governo che ha presentato al Paese. Le considerazioni del Presidente del Consiglio si fermano qui. Virgolettati o ragionamenti che in questo momento vengono attribuiti dai mezzi di informazione al Presidente Conte sono destituiti di ogni fondamento.

Scissione Pd anche nella base, molti contrari: “Matteo, non ti seguiamo”

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it