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Rifiuti, Roma ancora in sofferenza: oltre 1.000 tonnellate ‘senza casa’

In attesa dell'ok dalla Regione Abruzzo

Pubblicato:17-09-2019 09:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:42

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ROMA – Un’altra settimana con i rifiuti a terra. Come quella passata, anche questa sarà di ‘passione’ per Roma sul fronte dell’immondizia, la cui produzione è in aumento parallelamente al ritorno in città dei romani dopo le vacanze estive. La causa della sofferenza resta sempre la stessa: non tutto l’indifferenziato prodotto dalla città trova altrettanto spazio negli impianti di trattamento regionali o extraregionali, visto che la Capitale non ne ha a sufficienza per chiudere il ciclo di gestione dentro i propri confini.

Scendendo ancora di più nel dettaglio, questa settimana le disponibilità offerte dai tmb del Lazio, in osservanza dell’ordinanza del governatore Zingaretti (in scadenza a fine mese), sarebbero in grado non solo di saturare il fabbisogno di trattamento di Roma (17.500 tonnellate circa) ma addirittura avanzerebbero circa 100 tonnellate. Tuttavia, questo dato si limita alla produzione ordinaria quando invece attorno ai cassonetti della città continuano ad aumentare i cumuli da raccogliere.

Ma c’è di più. Perché Ama ha l’estrema urgenza di liberare la fossa di ricezione del tmb di Rocca Cencia, dove i rifiuti si avvicinano pericolosamente al soffitto, non solo per fare funzionare al meglio l’impianto ma anche per effettuare le necessarie manutenzioni finalizzate a impedire nuovi stop (due ce ne sono già stati di recente) che metterebbero ancor di più la municipalizzata in crisi. Infatti, quel tmb lavora circa 700 tonnellate al giorno, una ‘valvola di sfogo’ indispensabile considerata la difficoltà con cui a via Calderon de la Barca stanno trovando cancelli aperti negli stabilimenti italiani. Insomma, il conto totale del deficit per questa settimana ammonta a circa 1.300 tonnellate.


Una buona notizia potrebbe però arrivare dall’Abruzzo che, entro mercoledì, dovrebbe dare l’ok all’accordo con il Lazio per trattare da qui a fine anno altre 16mila tonnellate di talquale nei tmb di Aciam e Deco (con cui la municipalizzata ha già sottoscritto i contratti). A breve è atteso anche il via libera anche dalle Marche per il tmb della Piceno Ambiente. In tutto, 30mila tonnellate fino al 31 dicembre, indispensabili per ripulire Roma e impedire una nuova emergenza. Nel frattempo, Ama sta preparando una lista di aree di sua proprietà da inviare al Comune per verificare se sono idonee per ospitare il tritovagliatore da 750 tonnellate al giorno che l’azienda intende noleggiare.

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