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A Firenze Mattei lascia il Pd: “Non capisco più il mio partito”

L'ex assessore della giunta Renzi lo fa in aperta polemica con i dem dopo la composizione delle liste elettorali

Pubblicato:17-08-2022 20:31
Ultimo aggiornamento:17-08-2022 20:31
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FIRENZE – Massimo Mattei lascia il Pd. L’ex assessore della giunta Renzi, quando Renzi da Firenze e da Palazzo Vecchio si preparava a scalare palazzo Chigi, lo fa in aperta polemica con i dem dopo la composizione delle liste elettorali. E lo rende pubblico, dopo averlo comunicato alle segreterie di circolo, cittadine e metropolitano, con un intervento sui social. Il punto è che “non capisco più il partito al quale sono iscritto, che mi ha visto chiedervi il voto soltanto due anni fa e che ho sempre votato. Non l’ho compreso nella formulazione delle liste dove si è ricandidato il buon Casini, perché ci servirà un esperto di Costituzione nella prossima legislatura e abbiamo messo l’ottimo Ceccanti, grande costituzionalista, in una posizione di lista praticamente ineleggibile. Per tacere delle esclusioni della brava Giuditta Pini, di Luca Lotti, di Dario Stefàno in Puglia, della giovane Caterina Biti messa in fondo ad una lista quando si ricandida Fassino per la sessantesima volta, e per tacere dell’accordo che garantirà l’elezione di Di Maio sotto le nostre bandiere. Di Maio. No, dico, Di Maio”. E aggiunge: “È vero che il pericolo è fuori. E che fare i distinguo davanti alla probabilissima vittoria della destra può essere rischioso. Ed infatti non faccio cambi di campo, rimango dalla stessa parte. Ma non si può sempre tacere. E se in un vestito non ci entri più, non ci entri più, hai voglia di trattenere il fiato oppure di spingere”.

Quella di Mattei, candidato per il Pd alle ultime regionali, “non è una scelta di disimpegno. Dalla politica non esco, mi fermo. Con la consapevolezza che ho dato tanto ed ho avuto tanto. E che rifarei ogni cosa. Perché so stare soltanto da una parte”.


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