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È in uscita la prima guida dedicata alla street art in Italia

17 regioni, 58 destinazioni e oltre 500 opere per un turismo insolito e contemporaneo. Un viaggio tra luoghi e persone di metropoli e borghi

Pubblicato:17-08-2022 13:14
Ultimo aggiornamento:17-08-2022 13:14

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ROMA – Borghi e città d’arte, i cui monumenti da sempre raccontano epoche, personaggi e avvenimenti, vengono spesso definiti musei a cielo aperto. Tra storia e contemporaneità, accanto alle opere architettoniche nuove o del tempo che fu, entra di diritto oggi anche l’arte urbana. La street art, che da tempo disegna e ridisegna i muri di borghi e città, trasforma indiscutibilmente geografie e skyline. Legale o illegale che sia, porta con sé contenuti sociali e artistici da indagare e conoscere. Così, dalla penna di Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi, già fondatrici di Travel on Art, uno tra i primi blog italiani a occuparsi di turismo culturale contemporaneo, nasce la prima guida alla scoperta dell’arte urbana in Italia.

‘Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone’ è in uscita il 20 settembre 2022 per Polaris Editore ed è già disponibile in pre-order sul sito della casa editrice.   

Una guida tutta italiana alla scoperta di 17 regioni, 58 località e oltre 500 opere

Viaggi e percorsi ‘a cielo aperto’ in cui l’arte urbana diventa un filo che traccia legami invisibili ma al tempo stesso indelebili tra territori e persone, attraverso graffiti writing, street art, neo-muralismo e opere pubbliche che strizzano l’occhio alle installazioni. E per chi fosse distante da quella che fino a qualche tempo fa era definita contro-cultura o sotto-cultura, c’è anche un piccolo glossario che aiuta a inquadrare segni e opere. I graffiti writing, per esempio, sono scritte del nome del writer o della crew, realizzate spesso con bombolette spray o marker, e ancora c’è da sapere che la street art può essere realizzata con bombolette, vernici, pennelli e rulli ed è nata come fenomeno illegale, il neo muralismo invece rientra nella produzione di grandi opere sui muri ed è solitamente realizzato su commissione. Con le dovute precisazioni dunque, il turista può iniziare il suo viaggio on the road alla scoperta di itinerari insoliti e poco battuti. 


Foto di Travel on Art – Opera di Chekos Il mondo è nostro per progetto 167_B Street a Lecce

Itinerari e artisti

Dalle metropoli ai borghi, dalle periferie ai centri storici, questa atipica guida conduce i curiosi alla scoperta di territori che custodiscono autentici capolavori, aperti a tutti senza un biglietto da pagare o orari di chiusura. Tra le 58 destinazioni ci sono Parco Dora a Torino, i Quartieri Spagnoli di Napoli ma anche Camo, in Piemonte, e Stigliano, in Basilicata, borghi che ospitano più opere d’arte che abitanti. Tra gli artisti invece ecco Blu, Giulio Vesprini, Fabio Petani, Collettivo FX, Vesod, Mrfijodor, Jim Avignon, Pixel Pancho. 

‘Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone’ nasce da ore e ore di ricerca e scouting, da centinaia di incontri con artisti, direttori artistici, project manager: un viaggio durato 6 anni che Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi dal 2016 raccontano sul loro blog. Non è una mappatura, ma una selezione in continua evoluzione di progetti che hanno una rilevanza artistica, sociale, ma soprattutto un potenziale turistico che porta le persone per mano in un itinerario che percorre l’Italia in tutta la sua complessità. La guida comprende anche 7 contributi di professionisti del settore culturale contemporaneo, per offrire un racconto a più voci della realtà dell’arte urbana in Italia.

Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi 

Il racconto delle autrici Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi

“In questi 6 anni di ricerca sul campo ci siamo lasciate guidare dalla curiosità che ci ha permesso di scoprire quartieri, borghi e intere aree quasi del tutto sconosciute ai circuiti turistici, altre invece decisamente più conosciute, ma che abbiamo imparato ad osservare con uno sguardo diverso. Con Street Art in Italia vogliamo raccontare il turismo culturale contemporaneo, evitando il mordi e fuggi, invitando ad approfondire i progetti non solo dal punto di vista artistico, ma anche culturale e sociale. Quando si parla di arte negli spazi pubblici infatti, non si può commettere l’errore di scindere l’atto artistico, dal territorio e dalle persone che lo abitano. Per questo, oltre a suggerire e condividere idee di viaggio, per noi è importante che questo libro racconti le persone, oltre ai muri”.            

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