
ROMA – È stato rivendicato dal gruppo ribelle Al Shabaab l’attentato che ieri ha preso di mira un albergo sul lungomare di Mogadiscio frequentato da politici, giornalisti ed esponenti di spicco della societa’ civile.
Secondo l’emittente Radio Shabelle, che ha confermato la notizia, le vittime all’Elite Hotel sono state almeno 16.
Diciotto i feriti. A perdere la vita anche un dirigente del ministero dell’Informazione, Abdirasak Abdi.
L’attentato si e’ verificato nella zona del Lido, in una delle aree della capitale piu’ controllate, a conferma di come a Mogadiscio l’insicurezza resti diffusa.
Nel corso dell’attentato sono state tratte in salvo circa 250 persone che si trovavano nell’albergo. Uccisi dopo quattro ore di scontri a fuoco con le forze speciali, secondo Radio Shabelle, tutti e cinque i membri del commando. Gli assalitori avevano fatto irruzione nell’hotel dopo l’esplosione di un’autobomba.
Al Shabaab si batte contro un governo riconosciuto dall’Onu e sostenuto da un missione di peacekeeping dell’Unione Africana.
Con un messaggio diffuso via Twitter ieri sera, il proprietario dell’albergo, il parlamentare Abdullahi Nor, ha detto di non volersi “arrendere a questi attentati terroristici odiosi” e di essere “pronto a investire ancora” nel suo Paese.
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