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VENEZIA – “In cuor mio ed in coscienza, so di aver sempre svolto e di continuare a svolgere l’incarico di sindaco come un servizio alla comunità, gratuitamente, anteponendo sempre gli interessi pubblici, in trasparenza e in totale onestà”. Ciò premesso e ribadito, il primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro, si dice pronto a relazionare al Consiglio comunale sul terremoto politico-giudiziario che ha investito lui e altri esponenti dell’amministrazione.
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“Ieri ho ricevuto un avviso di garanzia e, ovviamente, ho già dichiarato di essere e restare a disposizione della magistratura per chiarire tutte le questioni poste. Proprio per rispettare questa garanzia di difesa, che vale non solo per me, ma anche per le altre persone coinvolte, sarò io stesso a chiedere di inserire all’ordine del giorno la questione, in uno dei prossimi Consigli comunali, per riferire a voi consiglieri e a tutta la città, non tanto sulle questioni giudiziarie che, a questo punto, saranno affrontate nella sede loro propria, quanto sulle questioni di natura politica ed amministrativa collegate ed inerenti all’indagine stessa”, scrive Brugnaro in una lettera inviata alla presidente del Consiglio, Ermelinda Damiano, e letta dalla stessa presidente in apertura di seduta. La relazione all’aula non sarà però oggi “perché non ho alcuna intenzione di trasformare l’aula in un campo di battaglia, senza aver analizzato nei dettagli tutta la situazione, per poter poi intervenire a ragion veduta”, specifica il primo cittadino.
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