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ROMA – “L’attuale quadro internazionale, caratterizzato da incertezza, instabilità, e continue, impegnative sfide, anche in campi non tradizionali come il cyber e lo spazio, impongono all’Aeronautica Militare la necessità di ricercare tra i giovanissimi italiani figure adatte a comprendere e governare questo cambiamento, vogliose di apprendere e mettersi in gioco in domini, inusuali per noi, ma perfettamente aderenti al loro mondo e ai loro sogni. Tuttavia i tratti dei millennials e soprattutto degli zeta sono diversi rispetto alle precedenti generazioni; sono più indipendenti, hanno meno voglia di legarsi permanentemente a una organizzazione e ricercano nuovi confronti e avventure. Ed è questa la nostra nuova sfida”. Lo spiega, intervistato dalla Dire, il Colonnello Eros Zaniboni, Capo dell’Ufficio reclutamento, Stato giuridico e avanzamento del 1° Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica.
La sfida dell’arruolamento nel mondo del volo s’intreccia con i traguardi e gli orizzonti imposti dal mutato contesto geopolitico, il ritorno della guerra anche in nuovi domini, e le caratteristiche dei giovani del nostro tempo. La sfida è “sviluppare la capacità di attrarre le menti più preparate, di entrare in empatia con le loro aspirazioni, costruire una nuova offerta formativa e nuove figure professionali che garantiscano alla Forza Armata lo sviluppo delle capacità di cui ha bisogno e che offrano ai ragazzi attrattive possibilità di impiego, il tutto, vivendo il privilegio di servire il proprio Paese. L’Aeronautica non riscontra particolari criticità circa le vocazioni- sottolinea Zaniboni- anzi riesce a centrare i propri obiettivi di reclutamento e, seppur con alcune difficoltà, reperisce il personale necessario anche in virtù di un fascino intrinseco, insito nel proprio essere legato al volo e al mito di Icaro nonché al suo carattere altamente tecnologico e da sempre proiettato al futuro. E proprio in questa ottica si sta procedendo a una vasta e profonda opera di rinnovamento delle procedure selettive e dei bandi di concorso al fine di renderli più snelli, meno onerosi per le famiglie e maggiormente confacenti alle conoscenze di base dei giovani. Di conseguenza, le prove concorsuali tendono a un continuo perfezionamento, anche attraverso procedure di digitalizzazione, semplificazione e più efficace e diretta comunicazione con i candidati”.
Ecco le strade per arrivare all’uniforme azzurra. “L’Aeronautica Militare nel 2024 ha un obiettivo di circa 1500 nuovi ingressi e- prosegue il colonnello Zaniboni- altrettanti ne sono previsti per il 2025. Numeri quantitativamente importanti e recentemente incrementati per compensare, almeno in parte, le numerose uscite del personale più anziano e per procedere a un progressivo, necessario e ineludibile ringiovanimento della FA. Il capitale umano rivesta un ruolo assolutamente centrale per la nostra stessa esistenza, fondamentale per l’assolvimento dei compiti di Istituto assegnati e per supportare lo sviluppo capacitivo necessario per essere pronti a rispondere alle sfide, vecchie e nuove, che il contesto nazionale e internazionale ci riserva. l’Aeronautica Militare, in linea con il proprio DNA spiccatamente tecnologico, per poter continuare a essere proiettata verso il futuro e l’innovazione, ha bisogno di reclutare giovani su cui investire in professionalità pregiate, da trattenere e valorizzare nel tempo. Ovviamente il nostro core business è legato al volo e al dominio aerospaziale, pertanto ricerchiamo figure altamente preziose come i piloti ma anche quelle più tecniche legate al supporto del mezzo aereo come gli ingegneri e gli avionici, solo per fare qualche esempio. Ma il campo di azione dell’Aeronautica è ampio, si pensi al soccorso aereo che necessita di equipaggi di volo altamente specializzati e personale sanitario composto da medici e infermieri capaci di operare in condizioni estreme e di assicurare il soccorso di urgenza. Oppure ai nostri informatici, tecnici e ingegneri, come devono rispondere a minacce sempre più sofisticate legate ai domini cyber e spazio”, ricorda il Capo Ufficio Reclutamento.
“Alimentiamo la Forza Armata attraverso concorsi pubblici, ovvero rivolti ai giovani dal mondo civile (più di 1500 posti), e interni, rivolti al personale già in FA (altrettanti posti) al fine di offrire possibilità di progredire nei nostri ranghi. Entrando nello specifico, le principali porte di ingresso in Aeronautica sono l’Accademia di Pozzuoli per il reclutamento degli Ufficiali (piloti, ruolo armi, ingegneri, commissari e medici, con età massima di 22 anni e previsto conseguimento della Laurea magistrale). La Scuola Marescialli di Viterbo per il reclutamento dei Sottufficiali (in diverse categorie tra cui manutentori, operatori di bordo, controllori del traffico aereo, meteorologi, informatici, con età massima di 26 anni e previsto conseguimento della Laurea triennale). La Scuola Volontari di Taranto (tra cui arruoliamo incursori, con età massima di 28 anni e con una ferma iniziale di tre anni). Offriamo altre opportunità di essere reclutati dall’esterno in pregiate professionalità come gli Ufficiali a Nomina Diretta già in possesso di Laurea magistrale (ingegneri, tra cui cyber e spazio, e medici, con età massima 35 anni), Ufficiali del ruolo speciale per particolari figure sanitarie come medici, biologi e psicologi, con età massima di 35 anni e Ufficiali in ferma prefissata di 30 mesi (Ruolo Armi, ingegneri, commissari e medici, fino a 38 anni di età). Per chi aspira a diventare pilota, vi è anche l’opportunità di partecipare al concorso per Ufficiali piloti di complemento in ferma dodecennale (con età massima di 23 anni), figure altamente specializzate, a integrazione dei piloti d’Accademia e con un profilo d’impiego più spiccatamente operativo. In questo contesto è importante evidenziare- prosegue Zaniboni- anche, come il settore informatico in generale, tra cui gli importantissimi nuovi domini cyber e spazio, rappresenti un ambito di impiego utile per tutte le categorie del personale. Di recente abbiamo reclutato, formato e impiegato con grande successo in questi settori tutte le categorie di personale, dagli Ufficiali ai Volontari. Anche per i Marescialli è previsto un reclutamento a Nomina Diretta, con Laurea triennale, per specifiche figure pregiate, quali infermieri o tecnici di laboratorio (con età massima 32 anni) e musicisti della Banda (con età a tra 40 e 45 anni)”.
Poi ci sono i giovanissimi. “Un particolare inciso- sottolinea- voglio riservarlo al reclutamento per la Scuola militare “Douhet” di Firenze. Offre la possibilità ai giovanissimi (16 anni) di frequentare gli ultimi 3 anni del liceo classico e/o scientifico e conseguire la maturità. L’obiettivo è quello di fornire ai ragazzi la possibilità di entrare in contatto con il mondo aeronautico, di assorbirne la cultura e di entrare a far parte della squadra con grande unità d’intenti. Se vorranno continuare l’avventura in Azzurro potranno partecipare ai concorsi sopra accennati con riserve di posti, altrimenti ritorneranno a far parte del tessuto civile, nel mondo del lavoro in cui, ci auguriamo che possano contribuire alla crescita del sistema Paese, diffondendo i profondi valori etici e culturali che caratterizzano la nostra amata Forza Armata. Un ultimo cenno alla possibilità di prestare servizio in Aeronautica militare. Attraverso la cosiddetta Riserva Selezionata, finalizzata a individuare nel mondo civile professionalità particolarmente pregiate e specializzate (giornalisti, interpreti, ingegneri, medici e consulenti legali), prontamente impiegabili sia sul territorio nazionale sia all’estero”.
“La vita in azzurro è a volte dura, richiede sacrifici e dedizione ma- conclude il colonnello Zaniboni- rappresenta, altresì, un’opportunità irripetibile di crescita umana e professionale, un’avvincente sfida, un’avventura ricca di esperienze e soddisfazioni che difficilmente sono conseguibili in altre organizzazioni! Il tutto, seguendo la propria passione per il mondo aerospaziale godendo allo stesso tempo del sommo privilegio di servire il proprio Paese”. Vanno bene le nuove competenze, i profili tecnologici ma non è estinta, anzi, la ricerca “di individuare coloro che mostrano la volontà di condividere i nostri principi e valori, che aspirano a elevarsi culturalmente e professionalmente, in un mutuo, reciproco, scambio di conoscenze e ambizioni”.
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