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Dl semplificazioni, Boccia a de Magistris: “Gelato dopo le 22? Ora tocca a te”

Il Decreto semplificazioni, da ieri in Gazzetta Ufficiale restituisci ai sindaci il potere di ordinanza, che su loro richiesta durante l'emergenza Covid-19 era stato limitato

Pubblicato:17-07-2020 13:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:39
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NAPOLI – “Grazie ai sindaci per la totale disponibilita’ dimostrata in questi mesi e un grazie speciale al presidente Decaro per aver dato immediatamente la disponibilita’ all’autodisciplina dei comuni nei momenti piu’ drammatici. Il Decreto semplificazioni e’ da ieri in Gazzetta Ufficiale; torna ai sindaci pienamente l’articolo 50 del Tuel, il cui potere di ordinanza, molto responsabilmente e su loro richiesta durante l’emergenza Covid-19, era stato limitato”. Cosi’ il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo al Congresso Autonomie locali italiane in corso a Napoli, al Maschio Angioino. Rivolgendosi poi al sindaco del capoluogo campano Luigi de Magistris, Boccia ha detto: “da stasera i napoletani potranno riprendere a mangiare i gelati senza limiti di orario. Fai presto pero’ a emanare l’ordinanza se vuoi ripartire da stasera. Da ieri, battute a parte, si torna alla assoluta e leale collaborazione a tutti i livelli. C’e’ stata tra Stato, Regioni ed Enti locali e ora mi aspetto il massimo rispetto tra Comuni e Regioni”. “Si puo’ tornare a fare ordinanze piene ai sensi dell’articolo 50 del Tuel anche se – ha concluso – per il governo i limiti erano di fatto gia’ superati con l’ultimo decreto legge”.

DECARO: “ACCOLTE RICHIESTE DEI SINDACI, ORA RIPARTENZA”

“Semplificare, sbrogliare le matasse che a volte paralizzano l’azione delle amministrazioni pubbliche significa dare finalmente al Paese quel passo del quale ha bisogno in questa delicata fase di ripartenza. Oggi, dopo aver dato battaglia per mesi a nome dei sindaci italiani, posso dire che abbiamo spuntato alcuni importanti risultati. Su appalti e lavori, sul sisma, sulle procedure di autorizzazione, su una piu’ chiara delimitazione dei confini dell’abuso d’ufficio. Tutte proposte avanzate dai sindaci. Da noi sindaci che da oggi abbiamo ancora maggiori responsabilita’ da gestire con grande attenzione”. Lo dichiara il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, commentando con soddisfazione il dl Semplificazioni pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di oggi. “Riguardo agli appalti- continua- allo scopo di accelerare gli investimenti e dare una scossa alle economie locali, il decreto legge prevede affidamenti diretti per opere fino a 150 mila euro e procedure negoziate fino a 5 milioni. Le regole per manutenzioni straordinarie e ristrutturazioni sono state riformulate per consentire l’attuazione di incentivi per la rigenerazione urbana. Accolta la formula del silenzio assenso e tempi perentori per le procedure di autorizzazione in conferenza dei servizi. Limitata la responsabilita’ per danno erariale ai soli casi di dolo. Certezza sul reato di abuso d’ufficio.

Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, conclude: “Sono tutti argomenti che abbiamo portato da tempo a ogni tavolo utile – dice Decaro – convinti come siamo che oltre alle risorse, servano strumenti, a cominciare da norme chiare e procedure snelle, perche’ i quasi ottomila Comuni italiani possano svolgere il loro ruolo naturale di motore per le economie locali. Una particolare menzione credo poi meritino le norme proposte dalla cabina di regia dell’Anci per i Comuni che hanno subito il terremoto: subcommissari con poteri di affidamento dei lavori di ricostruzione pubblica in deroga a ogni normativa, fatta eccezione per quella penale, possibilita’ di installare strutture amovibili senza chiedere il parere alla sovrintendenza. Infine, dopo il gesto di responsabilita’ che abbiamo fatto all’inizio della pandemia quando abbiamo chiesto che venisse sterilizzato il nostro potere di ordinanza rispetto all’emergenza sanitaria ai fini di un contenimento affidato a chi poteva valutare i dati del contagio, noi sindaci torniamo nel pieno potere di assumere decisioni, come previsto dal testo unico degli enti locali”. 


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