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In Colombia dimostranti arrestati prima del voto

A denunciarlo sono gli osservatori elettorali Transform Europe, rete di organizzazioni legata al Partito della sinistra europea dell'Europarlamento

Pubblicato:17-06-2022 18:48
Ultimo aggiornamento:19-06-2022 13:10
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ROMA – In Colombia almeno 18 giovani che hanno preso parte a “manifestazioni pacifiche” sono stati arrestati “con dubbie imputazioni da parte della Procura della Nazione” quando mancano poche ore al secondo turno delle elezioni presidenziali, previste domenica. A denunciarlo sono gli osservatori elettorali Transform Europe, rete di organizzazioni legata al Partito della sinistra europea dell’Europarlamento, presente nel Paese sudamericano con una missione su invito del Consejo Nacional Electoral (Cne) colombiano. In una nota i delegati mettono l’accento su “varie possibili irregolarità nel processo elettorale colombiano”.

La missione sottolinea di aver osservato “con preoccupazione” sia quanto avvenuto ai giovani arrestati sia la “parzialità mostrata dal presidente Ivan Duque durante la recente Cumbre de las Americas”, che si è tenuta a Los Angeles tra il 6 e il 10 giugno scorsi. Durante la sua partecipazione al summit l’attuale capo di Stato, secondo Transform Europe, avrebbe “rivolto forti critiche a uno dei candidati”. L’organizzazione invita quindi Duque ad agire “in modo misurato“, come suggerito dalla giustizia colombiana”. Nel comunicato si legge ancora: “Ribadiamo l’importanza e l’urgenza di contrattare la squadra di verifica forense dei software elettorali richiesta dal Cne in numerose occasioni durante questi ultimi processi elettorali. Nessun tema burocratico dovrebbe ostacolare questo fatto fondamentale per la trasparenza democratica”.

Transform denuncia inoltre “gli almeno cinque omicidi di leader sociali che sono avvenuti tra il primo e il secondo turno delle elezioni”, ovvero tre settimane, fra il 29 maggio e oggi, e “osserva con preoccupazione le mancanza di informazioni da parte della Procura generale rispetto a indagini o arresti su eventuali compravendita di voti, già segnalate durante precedenti osservazioni elettorali” e quindi “necessarie”. Infine la missione di osservazione evidenzia di ritenere “essenziale” che i due candidati si affrontino in un dibattito come ordinato in settimana dal Tribunal Superior de Bogotà. Al momento il confronto non è stato ancora organizzato per una serie di obiezioni sollevate da uno dei candidati, ed è probabile che non si riesca quindi a tenere in tempo. La rete di organizzazioni si augura che “la giornata di domenica si realizzi con normalità e che siano tenute in conto e raccomandazioni delle varie missioni di osservazione elettorale di diversi Paesi”. Domenica gli oltre 38 milioni di aventi diritti colombiani saranno chiamati a scegliere il successore di Duque fra il senatore ed ex sindaco della capitale Bogotà Gustavo Petro, candidato della coalizione progressista Pacto Historico, e il magnate ed ex primo cittadino di Bucaramanga Rodolfo Herandez, volto della Liga de Gobernantes Anticorrupción.


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