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Tg Scuola e Formazione, edizione del 17 giugno 2022

Si parla di mascherine e maturità, Its e istruzione inclusiva

Pubblicato:17-06-2022 14:39
Ultimo aggiornamento:17-06-2022 14:39
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SI AVVICINANO GLI ESAMI DI STATO, MASCHERINA SOLO RACCOMANDATA

Mascherina non più obbligatoria ma solo raccomandata per gli Esami di Stato 2022. Il ministero dell’Istruzione e il ministero della Salute hanno chiarito che durante gli esami del primo e del secondo ciclo, gli studenti non saranno quindi obbligati ad indossare le mascherine. In vista della prima prova di maturità, che si svolgerà il 22 giugno, il ministro Patrizio Bianchi ha poi invitato i giovani a vivere con pienezza la loro notte prima degli esami, “un momento fondamentale della vostra vita”, lo ha definito Bianchi. E sulle tracce della prima prova, il ministro ha invitato i giovani a riflettere molto e utilizzare le giuste parole. “Le tracce sono tutte bellissime- ha aggiunto- dico ai ragazzi di prenderle con entusiasmo e ragionarci. La maturità è un passaggio, le tracce ve le dimenticherete, ma vi ricorderete che siete stati insieme”. Sui canali social del ministero, sono anche disponibili i consigli degli esperti per affrontare al meglio l’esame.

ITS, L80% DEI DIPLOMATI TROVA LAVORO

L’80% degli studenti che si sono diplomati in un Its, nel 2021, ha trovato lavoro, e di questi oltre il 90% in un’area coerente con il proprio percorso di studi. Sono i dati del monitoraggio nazionale 2022 degli Istituti Tecnici Superiori, realizzato da Indire e presentato al ministero dell’Istruzione in occasione dell’Its Day, l’evento dedicato alla formazione terziaria professionalizzante. L’indagine ha coinvolto 260 percorsi per più di 4mila diplomati. I settori a registrare le performance migliori sono l’area ‘mobilità sostenibile’ e il ‘sistema meccanica. A 12 mesi dal diploma il 46% degli occupati ha un contratto a tempo determinato, il 29,5% a tempo indeterminato e il 24,3% un contratto di apprendistato di terzo livello. “Gli Its non solo danno occupazione ma creano occupazione, perché sostenendo il tessuto produttivo del Paese generano il bisogno di nuove figure- ha commentato alla Dire il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi- vogliamo che gli Istituti Tecnologici, come sono stati ribattezzati dalla norma, diventino il perno della nuova industria italiana. Bisogna costruire di più di questi percorsi perché lo sviluppo del nostro sistema produttivo è lì. Il nostro obiettivo è raddoppiare gli iscritti, plasmare e anticipare i cambiamenti produttivi”.

OPEN SPACE: APPRENDIMENTI E PROPOSTE PER UNA SCUOLA DIVERSA

Come sarebbero le scuole se a disegnarle fossero gli studenti? Più colorate, più verdi e più tecnologiche. Un sogno che con il progetto Open Space è diventato realtà, grazie alla trasformazione delle scuole in spazi educativi aperti e inclusivi. I risultati del progetto, che in quattro anni ha coinvolto più di 4mila giovani tra gli 11 e i 17 anni, con l’impegno di 27 partner e un investimento totale di 3,2 milioni di euro, sono stati presentati a Roma, negli spazi di Industrie Fluviali. Il progetto Open Space-Spazi di Partecipazione Attiva della Comunità Educante, ha sperimentato un modello integrato di attività di contrasto alle diseguaglianze educative e dell’abbandono scolastico in 4 città italiane (Milano, Bari, Reggio Calabria e Palermo) attraverso il miglioramento dell’accesso a un’istruzione inclusiva e di qualità per pre-adolescenti e adolescenti, in particolare per quelli appartenenti a famiglie in difficoltà. Il progetto è stato selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nel quadro del Fondo di Contrasto alla Povertà Educativa.


STUDENTE DEL ‘MASSIMO’: “VOLARE NON È SCHIACCIARE L’ACCELERATORE MA PREPARAZIONE”

La passione per il volo, vivere una giornata in aeroporto e solcare il cielo su un aliante: è il sogno che Giorgio, insieme ad altri compagni di scuola, ha potuto sperimentare dal vivo. È stata un’esperienza intensa, quella che hanno vissuto i giovani studenti, dai 9 ai 16 anni, dell’Istituto Massimo di Roma che all’aeroporto militare di Guidonia, nell’ambito di attività extracurriculari, hanno potuto vivere fuori dall’aula le conoscenze e le competenze su tante materie, a tu per tu con il Gruppo Volo a Vela della Forza Armata azzurra. Hanno incontrato e fatto domande ai piloti, dal meteo alla meccanica, e soprattutto hanno visto da vicino gli aerei e gli alianti che la Forza Armata utilizza per l’addestramento. Il Colonnello Giovanni Trebisonda, Comandante del 60° stormo di Guidonia, ha parlato di questi ragazzi come “piccoli ingegneri sperimentatori” e ha sottolineato l’importanza di “portare i giovani a conoscere il mondo dell’Aeronautica” e di esser loro vicini.

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