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Tg Politico Parlamentare, edizione del 17 giugno 2020

I titoli e il tg politico parlamentare della Dire

Pubblicato:17-06-2020 16:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:30

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UE, CONTE CHIEDE COESIONE MA OPPOSIZIONE LASCIA AULE

Per non perdere la sfida in Europa serve ancora piu’ coesione nazionale. Ad invocarla e’ il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell’informativa alle Camere in vista del Consiglio europeo in programma venerdì. Ma l’appello non viene raccolto dall’opposizione che resta sul piede di guerra. Fratelli d’Italia diserta il dibattito e abbandona l’Aula, come fa la Lega subito dopo l’intervento del capogruppo Molinari. L’Aventino si ripete al Senato. Ma il premier ribadisce l’appello questa volta in termini calcistici: “Serve unita’- dice- e’ una sfida piu’ importante di Italia Germania”.

SCINTILLE CON CONFINDUSTRIA, GUALTIERI MEDIA

Dopo giorni di polemiche Carlo Bonomi e Giuseppe Conte si sono incontrati a Villa Pamphili: il leader degli industriali consegna al premier il suo piano per la ripresa. Al centro delle proposte il taglio delle tasse e l’attivazione del Mes. Conte nega di nutrire un pregiudizio ideologico nei confronti delle imprese. “Sono il pilastro della societa’”, spiega. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri apre alle richieste degli imprenditori, spiegando che il blocco dei licenziamenti non potrà continuare per sempre e annunciando che il governo pensa di allentare la stretta sui contratti a termine sancita dal decreto dignità.


REGENI, DOMANI CONTE IN COMMISSIONE D’INCHIESTA

Qualcosa si muove nella ricerca della verità per l’omicidio di Giulio Regeni. Domani Giuseppe Conte sarà ascoltato in commissione d’inchiesta. Il primo luglio, poi, ci sarà un incontro, probabilmente in videoconferenza, tra i magistrati della procura di Roma e quella del Cairo per fare luce sulla morte del ricercatore italiano. Oggi, inoltre, Pd e Leu sono tornati a chiedere un maggiore impegno del governo. “La verità sulla morte di Giulio- ha detto Federico Fornaro- viene prima di qualsiasi accordo commerciale”.

LA CORTE DEI CONTI EUROPEA SMONTA LA TAV

E’ in grave ritardo, al punto che non sarà pronta per il 2030. I costi sarebbero molto più alti dei benefici derivanti dalla costruzione e quelli ambientali potrebbero essere stati sovrastimati. La Corte dei Conti europea nel suo rapporto sui mega-progetti di trasporti europei demolisce la linea alta velocità Torino-Lione. “E’ un forte monito alla Commissione europea e non può essere ignorata”, tuonano dal M5S, “speriamo non si metta per l’ennesima volta la testa sotto la sabbia” aggiungono i No Tav.

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