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Ue, Fortuna: “Servono dati convincenti per evitare la procedura d’infrazione”

L'intervista a Fabio Fortuna, economista e rettore dell’Università Niccolò Cusano

Pubblicato:17-06-2019 10:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:25
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ROMA – “Questa settimana è importante perché potrebbero esserci degli sviluppi, l’Europa attende una lettera del premier Conte che illustri la situazione dando qualche numero, cercando di tirar fuori argomentazioni convincenti. Certamente la situazione è abbastanza complessa“. Così Fabio Fortuna, economista e rettore dell’Università Niccolò Cusano, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. “E’ giusto quanto detto da Salvini sul fatto che l’Italia non si accontenterà delle briciole- ha aggiunto- dobbiamo acquisire consapevolezza del fatto che l’Italia è un Paese indispensabile per la sopravvivenza europea. Però cerchiamo anche di non allontanarci troppo dall’obiettivo che è quello di evitare la procedura d’infrazione. In un momento in cui c’è un ricambio in sede parlamentare europea, cambiano cinque posizioni importanti, tre delle quali erano italiane e difficilmente riusciremo a riaverne tre su cinque, potremmo accontentarci di uno su cinque in questa fase, visto che vale anche un criterio di rotazione. Dobbiamo convincere l’Ue tirando fuori dei numeri accettabili, a partire dal rapporto deficit-pil che dovrebbe attestarsi al 2,1%-2,2%, inferiore al 2,6% paventato in sede internazionale. Anche a novembre la procedura d’infrazione sembrava inevitabile e alla fine siamo riusciti a trovare una soluzione, sono convinto che in qualche modo ce la faremo anche stavolta, a condizione che le comunicazioni che l’Ue si aspetta sui dati dimostrino che c’è una buona volontà reale da parte dell’Italia, legata ai dati, non solo alle buone intenzioni”.

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