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Di Maio: “Basta precarietà e no ricatti sui giovani”. Oggi l’incontro con Foodora e le altre

Di Maio torna sul caso dei riders e promette di fare dell'italia in un 'modello' per questo tipo di imprese

Pubblicato:17-06-2018 15:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:16
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ROMA – Oggi pomeriggio, alle ore 14.00, il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, terrà una tavola rotonda con i rappresentanti delle aziende:Deliveroo, JustEat, Foodora, Domino’s Pizza e Glovo al ministero del Lavoro. Alla fine degli incontri, il ministro rilascerà alcune dichiarazioni ai giornalisti.

“BASTA PRECARIETA’, STA DISGREGANDO SOCIETA'”

“Da ministro ho deciso di dichiarare guerra al precariato. Lo stato continuo di precarietà e incertezza dei giovani italiani sta disgregando la nostra società. Sta facendo impennare il consumo di psicofarmaci. E facendo calare la crescita demografica”. Lo ha scritto ieri Di Maio sul suo profilo Facebook personale.

“La mia intenzione è garantire da un lato le condizioni migliori per i lavoratori, dall’altro consentire alle aziende di operare con profitto per creare nuovo lavoro- aggiungeva Di Maio su Facebook- se lavoriamo insieme l’Italia diventerà il modello da seguire per le attività legate alle imprese che operano su piattaforme digitali”.


“CRITICHE FOODORA? NON ACCETTO RICATTI”

“Sono contento che finalmente si inizi a parlare dei diritti dei riders e di tutti i ragazzi che lavorano per le piattaforme digitali”. Quanto alle critiche arrivate da Foodora Italia sul ‘Decreto Dignità’ che riguarda proprio i riders (dall’azienda hanno fatto notare che le novità in arrivo potrebbero costringere le imprese a lasciare l’Italia), “è giusto che su questo tema- dice Di Maio- ci si confronti pubblicamente”, ricordando l’incontro fissato per oggi alle 14. “Ho tutta la volontà di favorire la crescita di nuove attività legate alla gig economy e nessuno vuole demonizzare le attività legate all’uso di piattaforme innovative. Ma ho il dovere di tutelare i ragazzi che lavorano in questo settore”.

“Ma sia chiaro- prosegue Di Maio-. Non si accettano ricatti. I nostri giovani prima di tutto“, sottolinea Di Maio. “I riders oggi sono il simbolo di una generazione abbandonata dallo Stato. Le innovazioni servono a far migliorare la qualità della vita dei cittadini e se si creano ingiustizie a scapito di giovani o meno giovani, spetta allo Stato intervenire con fermezza”, dice Di Maio.

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