NEWS:

Il governo studia un decreto Emilia-Romagna “sul modello Ischia”

Un decreto sul modello di quello adottato per Ischia ma proporzionato alla regione emiliano-romagnola e ai territori travolti dal maltempo di questi giorni

Pubblicato:17-05-2023 20:22
Ultimo aggiornamento:18-05-2023 09:52

cesena-alluvione-16-maggio
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – Rinvio delle scadenze fiscali, contributive e anche giudiziari per le aziende e le persone colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. E aiuti per i lavoratori e le aziende, in particolari quelle agricole. Sono le misure a cui sta lavorando il Governo, che ha allo studio un decreto sul modello di quello adottato per Ischia ma proporzionato alla regione emiliano-romagnola e ai territori travolti dal maltempo di questi giorni. A fare il punto sono i cinque ministri coinvolti nel vertice di questo pomeriggio a Roma: Nello Musumeci (Protezione civile), Carlo Nordio (Giustizia), Marina Elvira Calderone (Lavoro), Francesco Lollobrigida (Agricoltura) e Luca Ciriani (Rapporti col Parlamento), insieme al viceministro all’Economia, Maurizio Leo.

LEGGI ANCHE: Alluvione in Emilia-Romagna, nove morti: “Fine del mondo”. In totale 250 frane

L’obiettivo del Governo è “mettere in sicurezza il lavoro, le aziende e i lavoratori– spiega Calderone- dando la possibilità di differire i termini per gli adempimenti in materia lavoristica, previdenziale e per il versamento dei contributi assistenziali e previdenziali. Ragioniamo anche sugli ammortizzatori sociali per categorie di lavoratori e per particolare situazioni”, ad esempio per la “manodopera a tempo determinato in agricoltura”. Prima però “sarà necessario verificare con attenzione le realtà interessate dall’alluvione- avverte la ministra del Lavoro- dobbiamo capire i numeri dei soggetti coinvolti”. Saranno sospesi anche i “termini per i versamenti e gli adempimenti tributari per le persone fisiche e le società di capitali o di persone- aggiunge Leo- valuteremo inoltre gli adempimenti posti a carico dei sostituti d’imposta, che potranno a loro volta fruire di meccanismi di sospensione. Ma è work in progress, perchè dovremo fare una puntuale ricognizione dei Comuni coinvolti“, conferma il viceministro all’Economia.


LEGGI ANCHE: Emilia Romagna, Laura Pausini: “In ansia per la mia regione, ditemi come posso aiutare”

Sul fronte dell’agricoltura, in particolare, oggi il ministro ha incontrato le associazioni di categoria che hanno presentato al Governo una prima stima dei danni. “Faremo tesoro delle loro richieste”, assicura Lollobrigida, anche se la cifra definitiva sarà “quantificabile solo al riassorbimento delle acque”. In ogni caso, aggiunge il ministro, “siamo già al lavoro per individuare risorse e interventi normativi per affrontare prima l’emergenza e poi la fase strutturale. Vogliamo arrivare martedì con una fotografia dettagliata”. Il Governo intende poi ‘congelare’ anche gli adempimenti giudiziari, a partire dai processi civili e penali.

LEGGI ANCHE: Alluvione in Emilia-Romagna, in un giorno e mezzo caduta la pioggia di tre mesi

“Avvieremo un’interlocuzione con i responsabili degli uffici giudiziari delle zone colpite e la verifica dell’agibilità dei locali- spiega Nordio- inoltre proporremo se necessario, e penso che lo sarà, il rinvio delle udienze civili e penali, la sospensione dei termini per gli adempimenti contrattuali e di tutti gli atti esecutivi. In sostanza apriamo una parentesi dovuta all’emergenza, per chiuderla quando sarà finita”, afferma il Guardasigilli. Nei prossimi giorni il Governo riferirà infine alle Camere sull’emergenza Emilia-Romagna e sulle misure che saranno adottate. “Ma è meglio attendere qualche giorno per aspettare gli sviluppi della situazione- spiega Ciriani- e per poter fornire un’informativa più dettagliata e aggiornata alle prossime ore”. Il ministro chiede comunque alle forze politiche fin da ora collaborazione perchè “i provvedimenti di legge siano approvati nei tempi più rapidi possibili”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it