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Tamponi anti-covid? Macché, meglio i cani “da screening”

Uno studio coordinato dall'università politecnica delle Marche, che ha visto la Asl di Sassari in prima linea nella fase di sperimentazione, dimostra la grande efficacia dell'olfatto degli amici a 4 zampe

Pubblicato:17-05-2023 18:11
Ultimo aggiornamento:17-05-2023 18:13
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CAGLIARI – I cani possono essere più efficaci dei test antigenici rapidi, grazie al loro formidabile olfatto, nel rilevare la presenza del virus Sars Cov-2 nelle persone. A dimostrarlo uno studio nazionale pubblicato sull’importante rivista scientifica “Helyon”, che ha visto la Asl di Sassari in prima linea nella fase di sperimentazione. “C19-screendog”, questo il nome dello studio, è stato coordinato dall’università politecnica delle Marche, e ha coinvolto in particolare l’Area vasta 3 delle Marche e il Dipartimento di prevenzione della Asl di Sassari. In cinque mesi sono stati testati 1.251 soggetti, tra vaccinati e non, di cui 206 positivi.
“L’obiettivo dello studio era quello di validare un protocollo innovativo per l’addestramento di cani specializzati nel rilevamento di soggetti positivi al Sars-Cov2 e di dimostrare come i cani preparati da cinotecnici esperti possano rappresentare un valido sistema di screening diretto su persona- spiega Francesca Soggiu, medico del Servizio di igiene pubblica della Asl di Sassari ed esperta cino-tecnica-. Il tutto con una sensibilità comparabile a quella dei test antigienici rapidi, grazie alla loro capacità di rilevare le sostanze volatili corporee”.
Durante lo studio sono stati raccolti, con le massime garanzie di biosicurezza, campioni di sudore per l’imprinting dei cani, poi crio-conservati nei laboratori di ricerca delle due aziende sanitarie. Successivamente i cani sono stati educati dai cinotecnici, seguendo uno specifico protocollo, a distinguere i campioni positivi dai negativi segnalando -accucciandosi- solo i positivi e ignorando i negativi.
Infine, si è passati alla validazione del test ai drive in: questa fase conclusiva, la più importante, è stata fondamentale per dimostrare che i cani sono capaci di segnalare persone positive in una situazione reale dove non è più il campione di sudore ad essere annusato, ma la persona stessa.

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