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VIDEO | Paura a Bologna: esondano Ravone e Navile, cresce il Savena. Lepore: “Non uscite”. Un morto a San Lazzaro

Una vittima a San Lazzaro di Savena

Pubblicato:17-05-2023 08:53
Ultimo aggiornamento:17-05-2023 20:24

alluvione bologna
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BOLOGNA – All’alba, a Bologna, come ha fatto sapere il Comune su Telegram, il torrente Ravone è esondato e “in modo rilevante“: poco prima delle 6 è stata annunciata la chiusura della strada. Segnalati anche smottamenti nella zona collinare della città con possibili strade chiuse su vari tratti. È stato quindi chiesto di non uscire di casa nella zona ovest e di limitare al massimo gli spostamenti in città e in area metropolitana. In particolare, poco dopo le 6, è stato raccomandato di salire al primo piano in via Montenero, via del Chiu’, via della Ghisiliera e in tutte le vie adiacenti al torrente Ravone per rischio esondazione e di non recarsi nelle cantine e nei negozi. Ai residenti in zona via Felice Battaglia e via del Genio è stato chiesto di salire ai piani alti evitando cantine, garage e negozi. Con il proseguire della giornata, la situazione è peggiorata.

Un uomo di 43 anni è morto annegato a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, in conseguenza dell’emergenza maltempo in corso. Si tratta del proprietario di una ditta che stava tentando di installare una pompa sommersa per svuotare il piazzale, ma nel farlo è caduto nel pozzo e ha perso la vita. Sul posto, in via Castiglia, sono intervenuti intorno alle 13 i Carabinieri, l’ambulanza e l’automedica. Ma non c’è stato nulla da fare.

LEPORE: “LASCIATE LIBERE STRADE PER I SOCCORSI”

“Lasciate libere le strade per i soccorsi”. È l’ennesimo appello lanciato dal sindaco metropolitano di Bologna, Matteo Lepore, attraverso i suoi canali social all’indirizzo dei cittadini. “Abbiamo bisogno che non ci si muova in auto- dice Lepore- non utilizzate l’auto, in particolare nel quadrante est dell’area metropolitana siamo molto in sofferenza. Ci sono molte strade chiuse e allagate, i collegamenti sono compromessi. Quindi non muovetevi in auto. Mi continuano a segnalare che ci sono persone che si muovono in auto sulle strade provinciali, per favore non muovetevi in auto”. La situazione risulta problematica in particolare nella zona di Budrio, di Molinella e dell’imolese, ricorda Lepore. “Ci sono molti Comuni e frazioni allagate- spiega il sindaco- sono state evacuate migliaia di persone. Quindi abbiamo bisogno che tutte le persone impegnate, i volontari della Protezione civile, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine siano messi nelle condizioni di lavorare al meglio, perchè si stanno muovendo per mettere in sicurezza varie comunità”. Dunque, insiste Lepore, “lasciate libere le strade per favore, chiedo grandissima collaborazione. Ce la faremo”.


SCUOLE CHIUSE ANCHE IL 18 MAGGIO

Il perseverare della difficile situazione meterologica ha fatto prendere la decisione di tenere le scuole di orgni ordine e grado (compresi i nidi) chiuse anche giovedì 18 maggio.

Oltre alle scuole, domani a Bologna e provincia resteranno chiusi anche musei, biblioteche e centri sportivi. Chiusi anche i cimiteri della Certosa e di Borgo Panigale. Rinviata inoltre la Strabologna al 29 ottobre. “La Protezione civile regionale ha diramato oggi una nuova allerta rossa per piene di fiumi e corsi d’acqua per tutta la giornata di domani, giovedì 18 maggio- si spiega da Palazzo Malvezzi- Comune e Città metropolitana, per ridurre gli spostamenti e il traffico, invitano le aziende e gli enti del territorio ad adottare il più possibile lo strumento dello smart working anche per la giornata di giovedì. Cosa che avverrà anche per quel che riguarda il Comune e la Città metropolitana di Bologna. Si invita la cittadinanza a effettuare solo gli spostamenti necessari e a non sostare nei pressi dei corsi d’acqua”.
Intanto a Calderara e Argelato resta sotto osservazione il fiume Reno, che ha superato la soglia d’allarme 3 (rossa). “C’è una piena importante che sarà prolungata- spiega il sindaco di Calderara, Giampiero Falzone- monitoriamo come passerà sul territorio. Teniamo alta l’attenzione ma al momento non desta preoccupazione. Occorrerà verificare come la piena del Samoggia influirà su quella del Reno. Invito tutti comunque a non avvicinarsi agli argini e stare sempre ai piani alti”, raccomanda Falzone.
“La piena in corso del fiume Reno, che ha superato il terzo livello all’idrometro di Bonconvento, è in costante monitoraggio- dice a sua volta la sindaca di Argelato, Claudia Muzic- a Malacappa è entrata in funzione la cassa di espansione del boschetto. Sta ricevendo acqua del fiume anche la golena di Savignano, motivo per cui è stata chiusa, come da prassi, la via Lame nel tratto sterrato in golena”. Nel tratto cittadino a Bologna, invece, il Reno finora non ha creato problemi e si è limitato a invadere, ma solo in parte, la zona golenale a Borgo Panigale. Intanto la via Emilia è stata riaperta al traffico tra il km 128,550 ed il km 130,300 a Valsamoggia.

A BOLOGNA INFERMIERI RESTANO IN OSPEDALE A DORMIRE

Con tante strade chiuse a causa del maltempo a Bologna alcuni infermieri degli ospedali cittadini hanno deciso di dormire in corsia per essere presenti al lavoro domani. Sono le stesse aziende sanitarie del capoluogo a renderlo noto, spiegando che al momento sono “garantiti tutti i servizi sanitari” dell’Ausl, del Policlinico Sant’Orsola e dell’Istituto ortopedico Rizzoli. “Nonostante alcuni disagi causati dal forte mal tempo e dalla conseguente difficoltà di accesso alle strutture, sia per i cittadini sia per gli operatori”, oggi è stata comunque “garantita l’attività chirurgica, clinica, diagnostica e assistenziale” dei tre ospedali. Allo stesso modo sono “previsti servizi tutti attivi anche per giovedì 18 maggio”. E appunto “in considerazione delle forti difficoltà negli spostamenti, per garantire la propria presenza nella giornata di domani alcuni infermieri del Rizzoli, Sant’Orsola e del Maggiore hanno scelto di dormire in ospedale“.
Criticità si registrano invece a Castenaso, dove il Poliambulatorio “è stato chiuso a causa dell’allagamento dell’atrio e rimarrà chiuso anche per domani”. Confermato poi lo stop alle attività chirurgiche programmate all’ospedale di Budrio, per poter ricoverare 11 pazienti del Centro protesi Inail di Vigorso. Il Rizzoli invece ha trasferito nella sua sede centrale i suoi 32 pazienti che erano ricoverati a Villalba. “I pazienti che avevano appuntamenti a Castenaso per ieri e oggi e non si sono potuti presentare sono stati contattati per individuare una nuova sede vicina- precisa l’Ausl di Bologna- mentre chi aveva un appuntamento per domani 18 maggio è stato avvisato di presentarsi a Budrio”.
Per domani è previsto anche il “funzionamento parziale degli sportelli Cup che lavoreranno nella fascia mattutina, mentre saranno chiusi nel pomeriggio per consentire agli operatori di raggiungere le loro case”. Il 118, infine, ha rafforzato la sua presenza sul territorio con l’aggiunta di 18 mezzi: 11 su Bologna città, in cinque postazioni operative; due a Budrio; uno San Giovanni in Persiceto, a Monterenzio, a Loiano, a Serravalle e a Imola.

COMUNE BOLOGNA FA EVACUARE PIANI BASSI VICINO AL SAVENA

A causa del protrarsi delle piogge persistenti, si sta verificando “un innalzamento del livello del torrente Savena tale da far prefigurare sue esondazioni in particolare nella zona di via del Paleotto”. Per questo il Comune di Bologna “ha emanato, a tutela della pubblica incolumità, un’ordinanza di evacuazione dei seminterrati e piani terra degli edifici posti in via del Paleotto, dal civico dispari 1 al civico dispari 9/4“.
È obbligatorio, fa sapere l’amministrazione, “evacuare i piani interrati e piani terra delle abitazioni recandosi ai piani superiori”. Nel caso in cui ciò non sia possibile e qualora non ci siano alternative praticabili per poter pernottare in luogo sicuro,sarà possibile telefonare alla centrale operativa della Polizia locale (051-266626) per essere indirizzati alle strutture di accoglienza individuate dal Comune“. In caso di persone non autosufficienti o impossibilitate ad evacuare autonomamente i locali, invece, “occorrerà segnalarlo alla stessa Polizia locale, che attiverà i servizi necessari per effettuare gli spostamenti in piena sicurezza”. Oltre a questo, il Comune segnala “numerose frane in atto sui colli”, con viabilità “compromessa in più punti”. Nel dettaglio, sono state chiuse “via della Trappola, via delle Lastre, via del Poggio, via del Paleotto, via della Fratta, via dei Colli, via di Casaglia, via di Monte Albano, via di Roncrio, via di Barbiano dal civico 32 a via San Vittore, via di Gaibola, via di Gaibara e via del Ravone”. Oggi, fa infine sapere l’amministrazione, “rimarranno chiusi musei, biblioteche e centri sportivi”.

SINDACO BOLOGNA: PUNTO PIÙ CRITICO SONO FRANE COLLINARI

A Bologna ora “il punto più critico riguarda gli smottamenti e le frane nell’area collinare. Per cui abbiamo individuato diversi cittadini che sono isolati e insieme ai Vigili del fuoco li stiamo raggiungendo”. Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, lasciando nel primo pomeriggio di oggi la sede della Protezione civile regionale al termine del vertice con il ministro Matteo Piantedosi e il governatore Stefano Bonaccini.
“Direi che in questo momento il problema principale non è il capoluogo- continua Lepore- ma i Comuni della parte romagnola e la parte est della Città metropolitana. Abbiamo più di 3.000 persone evacuate, soprattutto tra Budrio e Molinella”. In questa fase “dobbiamo dedicare tutti gli sforzi soprattutto ai Comuni che in questo momento sono in difficoltà ed è questo- riferisce il sindaco- che abbiamo chiesto a Piantedosi. Il Governo ci sta aiutando, vogliamo ringraziare i Vigili del fuoco, tutte le forze dell’ordine, la Protezione civile e l’Esercito”. In particolare dai Comuni romagnoli “arriva una grande richiesta di uomini e mezzi, anche per questo noi come capoluogo ci stiamo organizzando e abbiamo gestito queste 24 ore cercando di non pesare sull’organizzazione complessiva dei soccorsi in Emilia-Romagna”. In città, via Saffi è tornata “sotto controllo, le acque si sono ritirate”, ma il Ravone resta “l’osservato speciale- segnala Lepore- perchè ci sono diverse frane sulla parte collinare che scendendo a valle entrano nel torrente che quindi si gonfia, ma la situazione ora sotto controllo”. Infine, “per il conto dei danni ci sarà tempo”, afferma Lepore, ma intanto “tutta la viabilità metropolitana è seriamente compromessa, diversi ponti sono crollati, quasi tutte le strade sono danneggiate o chiuse”.

A BOLOGNA ESONDATO ANCHE IL NAVILE IN ZONA CORTICELLA

Non solo il Ravone: a Bologna città è esondato anche il canale Navile, in zona Corticella. Dal Sostegno a via delle Fonti la viabilità è interrotta. Lo segnala il Comune, invitando i cittadini a “prestare attenzione”. Intanto anche il parcheggio dell’ospedale Maggiore, lungo la via Emilia Ponente, risulta interessato da un allagamento.

A PIANORO UN METRO D’ACQUA IN STRADA DAL FIUME ZENA

I fiumi Zena e Savena, il secondo nei ranghi a fatica, il primo che ha rotto gli argini in località Botteghino di Zocca (Pianoro) (un metro d’acqua in strada e chiesa allagata) e i loro affluenti, come il Rio Polo, alle porte di Bologna, martellano d’acqua la zona zona sud est di Bologna dopo le piogge torrenziali durate tutta la notte. Il sindaco di San Lazzaro di Savena, Isabella Conti, ieri ha notificato un’ordinanza di evacuazione a un centinaio di persone e predisposto posti letto per sfollati al palasport Palayuri. Restano chiuse le scuole e tra le varie strade erano state chiuse via Jussi, dal Farneto verso Pianoro e il sottopasso di via Paolo Poggi in direzione tangenziale. All’intersezione via Bellaria/via Jussi, non distante dall’ospedale Bellaria e dal confine con Bologna (anche se il nosocomio non è in alcun modo interessato), una caditoia di scolo del Rio Polo, che aveva già avuto problemi nel 2015, ha ceduto nuovamente nonostante recenti interventi della Bonifica Renana. L’incrocio stamane poco dopo le 7 era completamente allagato, e si è reso necessario interrompere la circolazione per un paio d’ore. Ora l’allagamento è risolto. Nei ranghi a fatica il fiume Savena. All’altezza del ponte di confine con Bologna si nota la forza del fiume ma anche i numerosi detriti e tronchi d’albero trascinati. La situazione è comunque sotto controllo. Una piccola frana, sempre in territorio di San Lazzaro, si segnala in una strada vicinale non distante dalla vallata di località Croara.

AUSL BOLOGNA: STATE A CASA ANCHE SE AVETE DELLE VISITE

State a casa, anche se avete prenotato delle visite mediche. È l’appello lanciato ai cittadini dall’Ausl di Bologna, vista l’emergenza maltempo in corso. “Alla luce delle indicazioni diramate in merito all’allerta meteo- rende noto l’azienda sanitaria- si invitano i cittadini, aventi una prenotazione specialistica programmata non a carattere d’urgenza per la giornata odierna, a non recarsi presso le strutture sanitarie”. Sarà la stessa Ausl a richiamare le persone nei prossimi giorni per riprogrammare l’appuntamento, “senza alcuna mora a carico dei cittadini”. Intanto, in zona ospedale Maggiore è stata chiusa via Prati di Caprara nel tratto tra la rotonda Granatieri di Sardegna e il semaforo su via Emilia Ponente. Stamattina, a seguito dell’esondazione del torrente Ravone in via Saffi, anche il parcheggio e la strada antistanti l’ospedale erano stati invasi dalle acque.

A MOLINELLA EVACUAZIONE IN CORSO DOPO CROLLO PONTE

Dopo il crollo del Ponte della Motta a causa dell’esondazione dell’Idice, il sindaco di Molinella, Dario Mantovani, ha disposto l’evacuazione dell’intera frazione di San Martino in Argine. È lo stesso primo cittadino della bassa bolognese a riferirlo tramite social. “Data la caduta del Ponte della Motta, i cui resti deviano la corrente sul lato San Martinese di un argine già molto provato, sto predisponendo l’evacuazione immediata della frazione di San Martino in Argine– scrive Mantovani- come punto di riferimento chi non ha luogo dove andare si rechi al Palazzetto dello sport di Molinella”. Anche a Budrio, coinvolto dal crollo del ponte (era il collegamento con Molinella) è in corso l’evacuazione della frazione di Vedrana. “Chi non ha un posto in cui andare, il Palazzetto dello Sport di Budrio è già attrezzato per ospitare”, scrive la sindaca Debora Badiali.

Evacuazioni anche a San Lazzaro, in località Farneto, con il Palayuri attrezzato con brandine e coperte per ospitare gli sfollati. Diverse le strade chiuse. “È stata una notte molto difficile, e non è finita- dice la sindaca Isabella Conti- abbiamo avuto diverse esondazioni e allagamenti”. Sempre in pianura, difficoltà anche a Ozzano come spiega il sindaco Luca Lelli. “La situazione è brutta– dice in un video su Facebook- al momento abbiamo qualche persona isolata in campagna, stanno bene ma non c’è la possibilità di arrivarci”. Diversi gli allagamenti e le chiusure di strade in corso, tra cui le provinciali Idice (per frana) e Stradelli Guelfi. Il torrente Quaderna “è uscito sulla via Emilia tra Ozzano e Castel San Pietro- aggiunge Lelli- ma la situazione si sta normalizzando”. La pioggia, tra l’altro, secondo le previsioni dovrebbe “fermarsi intorno a mezzogiorno. Andiamo avanti con questa speranza”, dice il sindaco di Ozzano.

Preoccupato anche il primo cittadino di Crevalcore, Marco Martelli, dall’altro lato della bassa bolognese. “Invito chiunque si dovesse spostare per lavoro o altro verso Bologna e la zona pedecollinare di considerare seriamente l’ipotesi di rimanere a casa- scrive- la situazione è veramente difficile, tante strade interrotte, frane, allagamenti, muovetevi solo se strettamente necessario”. Chi non preoccupa invece è il fiume Reno, che non ha mai superato la soglia di allarme tre (rossa) neanche stanotte e che al momento è vicino alla soglia due (arancione). “La situazione del fiume Reno è attualmente sotto controllo“, assicura il sindaco di Casalecchio, Massimo Bosso. “I nostri corsi d’acqua maggiori, Lavino e Reno, stanno tenendo al momento dal punto di vista idraulico”, conferma il sindaco di Calderara, Giampiero Falzone. Non mancano comunque i problemi. A Casalecchio sono chiuse due strade (via Ronzani e via Berlinguer) ed è chiusa anche la Casa della Salute, oltre al centro diurno Villa Magri. “La viabilità in tutto il territorio metropolitano è molto complicata e le criticità sono molteplici- ribadisce il sindaco- l’invito è di evitare tutti gli spostamenti non necessari”.

A Calderara, invece, i problemi riguardano soprattutto “alcuni fossi e canali di scolo, molto sovraccarichi che stanno allagando qualche strada”, spiega il sindaco, con criticità in particolare in zona cimitero. Salendo in Appennino, rimane chiusa in entrambe le direzioni la statale 65 ‘Della Futa’ a causa di una frana nel territorio di Loiano, con il traffico deviato su via Napoleonica. Sul posto sono presenti le squadre Anas e le Forze dell’Ordine “per la gestione dell’evento e per consentire la riapertura del tratto nel più breve tempo possibile”. Oltre alla Futa, sono tante le provinciali chiuse a causa di frane in Appennino. Ma non sono gli unici disagi. Il Comune di Monghidoro, ad esempio, rende noto la sindaca Barbara Panzacchi, non è raggiungibile telefonicamente per un guasto alla linea. Molto pesante la situazione a Monterenzio, alle prese con frane e con l’esondazione dei corsi d’acqua. In alcuni punti manca anche la corrente elettrica.

FIUMI SEMPRE PIÙ GONFI A MODENA, PONTI RESTANO CHIUSI

Durante la notte il livello dei fiumi e dei corsi d’acqua del modenese ha superato ampiamente soglia 2 ed è ancora in crescita a causa delle piogge persistenti, anche in montagna. Lo rende noto un aggiornamento del Comune. Nel monitoraggio del nodo idraulico sono impegnati i tecnici comunali, di Aipo e i volontari della Protezione civile. Per la Protezione civile, inoltre, è attiva la Sala operativa unica integrata di Marzaglia. Nella notte non sono emerse particolari criticità: alla Fossalta sono in funzione le pompe idrauliche, nella zona di Ponte Alto Aipo ha installato teloni in alcuni tratti arginali. Rimangono chiusi Ponte Alto sul Secchia e ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera, così come il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido. La Provincia ha chiuso al traffico il ponte di Navicello vecchio sul Panaro. Le scuole del capoluogo sono aperte, ma vista l’intensità del fenomeno in corso, con precipitazioni previste anche per tutta la giornata, si raccomanda la massima attenzione negli spostamenti evitando quelli non strettamente necessari. Con la chiusura dei ponti e la pioggia intensa, infatti, si prevedono disagi sulla viabilità cittadina e provinciale. Nel frattempo, vista la situazione che si è creata in Romagna, il Comune di Modena ha messo a disposizione del Comune di Cervia la struttura di Pinarella per ospitare persone sfollate dalle proprie abitazioni.

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