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Giani: “Togliere l’Rt dai parametri, abolire il coprifuoco e aprire i ristoranti al chiuso”

Il governatore della Toscana è per l'allentamento delle restrizioni, che secondo lui "giova anche alla crescita del turismo"

Pubblicato:17-05-2021 15:39
Ultimo aggiornamento:17-05-2021 15:39
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eugenio giani
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di Carlandrea Poli e Diego Giorgi

FIRENZE – Via l’Rt come parametro vincolante per determinare il colore delle restrizioni, abolizione del coprifuoco e taglio dei tempi per la riapertura dei ristoranti anche al chiuso. Sono questi i tre punti che il governatore della Toscana, Eugenio Giani, pone in conferenza Stato-Regioni in tema di emergenza Covid. “L’Rt non può che essere indicativo nel periodo estivo, quando sono pochi i contagi- spiega a margine di una conferenza stampa- l’indice vale quando ci sono molti contagi. Quando ve ne sono pochi anche uno spostamento da 100 casi a 120, a causa di un focolaio, significa andare subito in zona arancione. È una cosa assurda”. L’Rt, insiste, “ha un significato quando si hanno dai 5 mila contagiati in su. Allora non se ne risente di un singolo focolaio. Invece nel periodo in cui si va, per un andamento naturale, a numeri molto bassi l’Rt non può essere che indicativo e non dispositivo”.

Sul coprifuoco, invece, l’auspicio di Giani è netto: “La conferenza chiederà al governo di eliminarlo o ridurlo. Lo scorso anno non esisteva. Se si vuole procedere con gradualità– aggiunge- portiamolo alle 23 o alle 24. Tutto questo giova anche alla crescita del turismo, in un momento in cui ci sono meno di 400 casi al giorno in Toscana”. Al tempo stesso, aggiunge, “abbiamo sollevato il problema di quelle attività che non possono essere penalizzate: arrivare al primo giugno per entrare dentro i ristoranti mi pare esagerato. Speriamo di poter riaffrettare le riaperture“.


“ANCORA NON MI SONO VACCINATO, NESSUN PRIVILEGIO PER GLI UOMINI DELLE ISTITUZIONI”

Ancora non mi sono vaccinato, perché volevo dimostrare che prima si deve vaccinare almeno la metà dei toscani. Nessun privilegio per gli uomini delle istituzioni”. Lo spiega il governatore Eugenio Giani intervenendo con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a ‘Un giorno da pecora’, su Radio 1, dove aggiunge sorridendo: “Io mi butto in Arno ancora il primo di gennaio, noi siamo forti e temprati“.
Durante il collegamento, Giani e Nardella hanno festeggiato anche la salvezza della Fiorentina in serie A, suonando e cantando lo storico inno Viola. Un duetto, con il sindaco al violino che ha accompagnato l’esibizione canora del presidente. Un performance che ha aperto ad alcune considerazioni sullo sfogo del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, durante la conferenza stampa di venerdì scorso: “Capisco che il presidente sia un po’ amareggiato, però gli ho detto di non prendersela”, perché “i fiorentini sono così, amano la polemica, la discussione” e “sono sicuro che poi si troverà la quadratura del cerchio”, sottolinea Nardella. A Palazzo Vecchio, aggiunge Giani, quello stesso giorno “gli abbiamo fatto vedere il progetto del nuovo stadio, un bene vincolato che entra nel recovery fund, e tutti insieme lo abbiamo tranquillizzato. È andato via sereno e tranquillo”.

“CON L’APERTURA AGLI OVER 40 LA CAMPAGNA VACCINALE DIVENTA DI MASSA”

La Regione Toscana si appresta a estendere entro la fine della settimana la prenotazione del vaccino anti-Covid a tutti i quarantenni. Sarà un’apertura progressiva da oggi fino a sabato. “La vaccinazione– spiega il presidente della Regione Eugenio Giani- a questo punto diventa di massa. Nell’arco di sette giorni abbiamo inaugurato e andremo a inaugurare otto nuovi hub, si tratta di 7 mila vaccinati al giorno in più potenzialmente”. Pertanto, rivendica, “stiamo reggendo il ritmo, ma dobbiamo consentire di avere più agilità perché tutti i toscani possano vaccinarsi”.

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