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Covid, Galli: “Immunità di gregge? Solo se vacciniamo anche i bambini”

Il direttore del Reparto di Malattie Infettive all'Ospedale Sacco di Milano parla anche del vaccino anti-influenzale 2021-2022, per il quale il ministero della Salute ha diramato, con 2 mesi di anticipo, una circolare

Pubblicato:17-05-2021 10:51
Ultimo aggiornamento:17-05-2021 11:02
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ROMA – “La vaccinazione contro il Sars-Cov2 è molto importante anche per i più giovani, perché è ormai chiaro che, soprattutto con le varianti, questa fascia d’età è un importante serbatoio di infezione. Non potremo auspicare all’immunità di gregge se non saremo in grado di vaccinare nel più breve tempo possibile anche i bambini e i ragazzi”. Così Massimo Galli, direttore del Reparto di Malattie Infettive all’Ospedale Sacco di Milano, nel corso di un incontro per il ciclo di alta formazione ‘Horizon Academy’, ha commentato l’approvazione da parte dell’FDA di somministrare ai ragazzi dai 12 ai 15 anni il vaccino anti-Covid Pfizer. “Finalmente una buona notizia- ha proseguito Galli- che speriamo venga al più presto approvata anche da EMA”.

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Ma non solo Covid-19. Galli si è anche espresso sulle ‘incertezze’ che riguardano il vaccino anti-influenzale 2021-2022, per il quale il ministero della Salute ha diramato, con 2 mesi di anticipo, una circolare.

“Nella scorsa stagione i casi di influenza, in entrambi gli emisferi, sono stati pochissimi- ha aggiunto- così come abbiamo avuto poche malattie da raffreddamento e pochissimi altri virus delle prime vie respiratorie, tipici della stagione invernale. Per la prima volta c’è stato un buco nella storia epidemiologica dell’influenza e in questa fase non siamo ancora in grado di anticipare quale sarà l’evoluzione”.

Galli ha quindi sottolineato che la preparazione del vaccino “segue delle regole ormai stabilite da anni che non possono essere disattese. Ovvero, sapere quale vaccino fare per tempo è fondamentale, altrimenti le dosi non possono essere approntate per tempo. La scommessa, quest’anno ancora di più, sta a capire che cosa circolerà e se circolerà l’anno prossimo. Siamo di fronte a un avvenimento epocale: la pandemia da coronavirus, con tutte le sue misure di contenimento e di protezione individuale hanno condizionato la circolazione di tutti i virus tipici della stagione invernale”, ha concluso.

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